24 Maggio 2006
Capitolo straordinario Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro a Roma il 27-05-06

Si tiene sabato 27 maggio il Capitolo

Straordinario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Si tratta del primo grande incontro dell’ordine dinastico di Casa Savoia dal rientro della Famiglia Reale

in Italia. Un appuntamento importantissimo per ribadire le radici cristiane della nostra società attraverso le sue origini e i simboli che la rappresentano.

Un’occasione in cui tutta l’aristocrazia mondiale ed importanti esponenti della cultura, della scienza e dell’industria si ritrovano per un momento di

incontro, scambio e riflessioni all’insegna dello spirito di solidarietà cristiana che da sempre anima l’Ordine Cavalleresco.

Si terrà una Santa Messa

Solenne Pontificale, celebrata da S.E.R. il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo nella Patriarcale Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, sabato 27

maggio alle 11:00.

L’Ordine Cavalleresco dei SS. Maurizio e Lazzaro è stato fondato nel 1434 dal Duca di Savoia Amedeo VIII. Con Bolla Papale del 1572, il

Pontefice Gregorio XIII dispose l’annessione dell’Ordine di San Lazzaro, che era stato attivo fin dall’inizio del millennio, e cosí uniti gli Ordini vennero

affidati all’allora Capo di Casa Savoia Emanuele Filiberto e ai Suoi discendenti.

La scelta di questi due Santi come Protettori dell’Ordine spiega le tre

principali ascendenti a cui si rifà: la Fede, l’Assistenza ai malati e la Militanza.
San Maurizio un valente generale Romano, non poteva rivolgere le Sue armi

contro il Suo imperatore per promessa fedeltà, ma non poteva neppure obbedire ad un ordine contrario alla Sua Fede, e fu così che si lasciò trucidare senza opporre

resistenza. San Lazzaro dopo che fu resuscitato, condusse una vita santa, dedicandosi ai poveri e agli ammalati.

Oggi l’Ordine ha ancora come obiettivo

primario di dedicarsi all’aiuto dei poveri e dei malati, ma anche un secondario non meno importante: dedicarsi al servizio dell’umanità. Questo può essere

ottenuto cercando di creare un mondo migliore attraverso le qualità fondamentali del Cavaliere: Onestà, Fedeltà, Comprensione, Generosità, Perdono, e in particolar

modo combattendo l’ingiustizia a tutti i livelli senza quartiere.

L’Ordine conta oggi circa 4.000 membri, fra Cavalieri e Dame, distribuiti in 33

paesi.

È condotto dal XVII Gran Maestro S.A.R. il Principe di Napoli Vittorio Emanuele Duca di Savoia, e dal Gran Cancelliere, S.A.R. il Principe di

Piemonte e di Venezia, Emanuele Filiberto di Savoia, assistiti da un Vice-Gran Cancelliere, un Consiglio, una Giunta, ed un Delegato responsabile ciascuno per la

sua regione o il suo paese.

L’accesso all’Ordine è riservato a tutti i membri della nobiltà italiana ed europea, oltre a coloro i quali, esentati con

Decreto Magistrale, fanno parte del mondo delle scienze, dell’arte, della letteratura, oltre al mondo dell’industria e degli affari, col presupposto che godano

di ottima reputazione tra i loro pari, e che condividano come obiettivo le precitate finalità umanitarie.
La loro partecipazione non è da considerarsi soltanto

un riconoscimento onorifico, ma significa soprattutto impegnarsi in una collettività impegnata in opere e contributi caritativi oltre che al volontariato.

Nel corso degli ultimi dieci anni l’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro ha distribuito più di 800.000 Euro di beneficenza sia in Italia che all’estero sostenendo

diverse iniziative legate al sostegno dei meno fortunati. Per coordinare al meglio queste attività di beneficenza sono state fondate l’Aicods, le Opere

Ospedaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, la cui Presidente Onoraria è S.A.R. la Principessa Marina di Savoia, ed il Servizio Italiano delle Opere

Ospedaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro Onlus, in cui la carica di Presidente Onoraria è ricoperta da S.A.R. la Principessa Clotilde di Savoia.

L’obiettivo che si prefigge Casa Savoia è di rendere la presenza dei Cavalieri e Dame sempre più forte ed attiva nel volontariato e nelle azioni di solidarietà

sia in Italia che ovunque sia necessario un sostegno verso popolazioni più deboli o colpite da calamità naturali.