8 Giugno 2007
Formazione nel turismo, nuove strade per creare competitività

A Ring si è parlato di come fare turismo di

qualità sfruttando le potenzialità del territorio. I punti di partenza sono la formazione del personale e la destagionalizzazione.

Formazione di qualità per

far crescere il turismo. E’ stato questo il tema al centro della tavola rotonda intitolata “Capitale umano e turismo nella nuova Europa”, moderata dal giornalista

del Tg1 Attilio Romita. L’incontro è stato organizzato dal Cotup, Consorzio operatori turistici pugliesi, vivace realtà che unisce le strutture che operano nel

settore di questa regione che ha da poco concluso Sopego, progetto pilota di formazione di 80 operatori turistici suddivisi in quattro distinte professionalità.

Il Cotup rappresenta un esempio da seguire nel Mezzogiorno perché ascolta direttamente le esigenze degli operatori e insieme a loro pianifica gli interventi

da realizzare non solo nel campo della formazione ma anche in termini di strutture. Punto centrale da cui partire, come ha spiegato il direttore generale Michele

Patano, è “creare un turismo di qualità, che non significa necessariamente hotel a cinque stelle ma offrire un prodotto turistico professionale a tutti i livelli”.

Un occhio di riguardo va dato ai “nuovi turismi”, come li ha definiti Aldo Li Castri di Federturismo, ovvero alle nuove tendenze da applicare sul territorio in

base alle sue potenzialità.

La Puglia sta seguendo due precise direzioni: il turismo termale e quello dei campi da golf. Aurelio Crudeli di Federterme ha

spiegato l’evoluzione delle terme verso i centri benessere e ha sottolineato la necessità di nuove figure professionali per questo settore “in continua

evoluzione, ma che non abbandona la sua tradizionale vocazione sanitaria”. La sviluppo di un turismo legato al golf in Puglia è stata apprezzata da John Eriksson,

amministratore di Harrys Travel Group, tour operator svandinavo che organizza viaggi per i golfisti del Nord Europa. Per Eriksson “la Puglia ha grandi

potenzialità di crescita in questo settore: è ospitale e ha un clima ottimo, due ingredienti necessari per fare del buon turismo”.

La discussione si è poi

spostata sul tema della stagionalità del lavoro nel settore turistico. Per Patano questa caratteristica non è necessariamente un limite, anzi, “per un lavoratore

di questo settore spostarsi e avere la possibilità di conoscere nuovi territori è solo positivo, lo spostamento di professionalità genera migliore qualità”. E’

vero però che, come ha sottolineato Li Castri, l’operatore turistico è un precario e “bisogna puntare alla destagionalizzazione per garantire continuità sia al

lavoratore sia all’offerta turistica”.

Dal turismo all’ambiente. Il pomeriggio di Ring è proseguito con un vivace dibattito su energie rinnovabili e

risparmio energetico al quale hanno partecipato istituzioni e esperti del settore, tra i quali l’onorevole Giovanni Mongiello, sottogretario di Stato alle

Politiche agricole, Francesco Bertorello, coordinatore task force del Ministero dell’Ambiente, e Valerio Elia in rappresentanza del vicepresidente della Regione

Puglia Sandro Frisullo. Elia ha ribadito l’impegno della Regione Puglia nel campo delle energie rinnovabili anticipando alcuni progetti di investimento che

riguarderanno in particolare il nuovo polo per le nanotecnologie e il settore del fotovoltaico: “La nostra regione sta puntando sempre di più su questo settore sia

attraverso le imprese si con l’aiuto alle università. Se sapremo sfruttare l’energia solare la Puglia potrà divenire nell’arco di poco una protagonista

importante all’interno del settore delle energie rinnovabili. Il nostro obiettivo é quello di partire con questi progetti nell’arco di un anno in modo da vederne

i risultati già tra tre o quattro anni”.

Positivi i commenti finali degli organizzatori della due giorni alla conclusione di tutti i lavori. “Questa è stata

solo la prima edizione di Ring” – promettono Stefano Petrucci e Roberto De Donno, rispettivamente presidente e vicepresidente del Gruppo Oltrelinea. “Sono molto

soddisfatto sia della partecipazione, sia della qualità degli interventi” ha dichiarato De Donno. “Abbiamo lanciato un messaggio chiaro che è quello di pensare in

modo glocal, ovvero partire dalle esigenze del territorio per esportare fuori le eccellenze. Bisogna lavorare tutti insieme e vedere il nostro cliente come

partner, non come turista da spennare”. Gli fa eco Petrucci: “Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo: far vedere che esistono competenze diverse in grado

di lavorare insieme e abbiamo gettato un buon seme che l’anno prossimo speriamo porti i suoi frutti coinvolgendo anche le imprese”.