20 Agosto 2007
Musica zouk delle Antille, con i colori e l’allegria dei Kassav

Uno spettacolo coinvolgente con le sonorità

irresistibili dei Kassav, il gruppo zouk per eccellenza che nella musica unisce le sonorità reggae alla salsa e alla kompa creando dei ritmi travolgenti.

Mercoledì 22 agosto al Festival LatinoAmericando si assisterà a un concerto di grande musica, dalle scenografie teatrali, con effetti speciali spettacolari e

costumi variopinti: sono i Kassav dal nome di un piatto locale fatto con un biscotto di manioca mischiato con la noce di cocco che con i loro quattordici album e

con quasi trent’anni di carriera hanno continuato a crescere in popolarità fin dal primo Love and ka dance e con la hit Zouk La sé sél médickaman nou ni, che

rapidamente ha spopolato in America Latina e nel resto del mondo.

I Kassav sono una leggenda vivente, sicuramente il gruppo più famoso di zouk, un genere

musicale originario del Guadalupe e della Martinica che ha le sue radici nella kompa haitiana e nella cadence domenicana: parola creola, lingua nata dalla miscela

di inglese, francese e influenze africane, “zouk” significa “festa” e la musica che rappresenta è caratterizzata da ritmi allegri e sonorità fresche, capaci di

invogliare chiunque a ballare. Con l’intento di modernizzare la musica del carnevale, essi fondono ritmi autoctoni delle Antille e le percussioni africane con

elementi della musica occidentale come le chitarre rock e i fiati funk. I concerti dei Kassav sono inoltre arricchiti da ricche coreografie e dalla presenza di

sensuali ballerine che si esibiscono come membri integranti del gruppo.

Il gruppo nasce nel 1979 quando Pierre-Edouard Décimus, un musicista professionista

membro di un’orchestra già negli anni Sessanta, decide di rinnovare la musica che suonava da tempo assieme a Freddy Marshall, un altro artista antillano. Così, con

l’unione del fratello bassista George e del chitarrista Jacob Desvarieux si forma il gruppo dei Kassav, il cui primo album, Love and ka dance sigla l’inizio del

nuovo genere musicale, lo zouk.

E’ nel 1985 che la fama dei Kassav supera i confini dei Caraibi: l’album Yélélé contiene il brano Zouk la sé sèl médickaman

nou ni (“Zouk è la nostra unica medicina”), che fa letteralmente il giro del mondo. Da qui in avanti la carriera del gruppo è tutta in ascesa, con un tour in vari

paesi d’Africa, con concerti nel famoso teatro parigino Zénith e in Russia, con un Disco d’Oro e uno di Platino, con il premio Victoire de la Musicque come

miglior gruppo, il premio Francofono in Quebec, il trofeo come Best Group per i West Indies Awards a New York e il premio Africar in Abidjan.

La bravura

degli artisti è stata più volte riconosciuta: il tastierista Jean-Claude Naimro lasciò i Kassav per un anno, nel 1993, per suonare con Peter Gabriel e l’album Difé

del 1995 vede la partecipazione dell’ingegnere del suono e del programmatore di Michael Jackson e di artisti come il percussionista Ray Barretto, il batterista

Manu Katché e anche Stenie Wonder all’armonica. Inoltre, la canzone Pa ni pwoblème è stata scritta addirittura assieme al famoso scrittore creolo Patrick

Chamoiseau, che nel 1992 aveva vinto il prestigioso premio Goncourt,

Nel 1998, con l’album Un toque latino i Kassav propongono una perfetta fusione tra zouk

e salsa, riproponendo vecchi loro successi arrangiati secondo le nuove sonorità e dei testi scritti in spagnolo grazie all’essenziale lavoro di Etienne Roda-Gil,

famoso per aver scritto numerosi successi per artisti francesi come Julien Clerc.

Per celebrare il 20° anniversario della nascita del gruppo, nel 1999 i

Kassav producono Le meilleur de Kassav e tengono una serie di concerti tra cui quello a Parigi, dove lo stadio Bercy riunisce ben 32.000 fan, e quello in

Martinica, per il quale hanno vinto il Martinique Music Award.

Dopo alcuni anni in cui i singoli componenti seguono dei progetti solisti, nel 2004 esce il

quattordicesimo disco dei Kassav, K’Toz, e il successo del concerto al festival Baïa das Gatas a Capo Verde, tenuto davanti a circa 60.000 persone, testimonia come

la loro popolarità non abbia cessato di crescere sempre più negli anni.

In allegato un segmento del brano Zouk la sé sèl médickaman nou ni.

Orario

inizio concerti: ore 21,30 circa
Ingresso 10 euro

Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata

all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di portare in Italia la cultura, la tradizione e il calore

di un grande continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la gastronomia, l’artigianato e il turismo. Un evento unico in

Europa, con un forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con quella informativa sui paesi latinoamericani che da sempre

affascinano l’immaginario collettivo.

Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina.

Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di portare in Italia la cultura, la tradizione e il calore di un grande

continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la gastronomia, l’artigianato e il turismo. Un evento unico in Europa, con un

forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con quella informativa sui paesi latinoamericani che da sempre affascinano

l’immaginario collettivo.