29 Maggio 2008
Aumentare il seno e rimodellare il corpo con un unico intervento

Una metodologia innovativa permette di

aumentare il volume del seno senza bisogno di applicare protesi, prelevando il tessuto adiposo in parti del corpo della paziente nelle quali ve n’è in eccesso e

che così vengono rimodellate. L’intervento permette di rispondere a una doppia esigenza in una sola seduta chirurgica, oltre a evitare alla paziente problemi di

inestetismi e intolleranze che le protesi artificiali possono provocare.

Si chiama lipostrutturazione bicompartimentale della mammella (L.S.B.) ed è una

metodologia che permette alle pazienti di vedere aumentare il volume del proprio seno o di ricostruirlo in seguito a interventi di mastectomia, senza l’utilizzo

di materiali artificiali come il silicone. E tutto ciò viene realizzato prelevando del tessuto adiposo in eccesso nella paziente permettendo così di rimodellare

anche il contorno del proprio corpo.

Questa tipologia d’intervento offre alla paziente la possibilità di migliorare il proprio aspetto esteriore eliminando

il grasso in eccesso che viene riutilizzato per accrescere le taglie del proprio seno. In una sola seduta chirurgica si riesce con questa tecnica innovativa a

rispondere così a una doppia esigenza della donna.

Dice il Prof. Michele Zocchi, l’inventore della metodica con cui ha già operato oltre 200 pazienti: “La

L.S.B. costituisce oggi la più naturale e sicura alternativa all’aumento del volume del seno fino a oggi realizzato mediante l’utilizzo di protesi in silicone. Le

protesi di silicone si comportano come un corpo estraneo che provoca una serie di reazioni da parte dei tessuti circostanti. La più nota di tutte è la formazione

di una capsula intorno alla protesi che in molti casi può determinarne uno spostamento con un conseguente cambio della forma e dell’estetica del seno fino ad

arrivare, nei casi più gravi, alla formazione di una contrattura capsulare infiammata e dolente. La L.S.B. presenta invece il doppio vantaggio di aumentare il seno

e di rimodellare il contorno del corpo.

Durante l’intervento – spiega il Prof. Zocchi – il grasso viene prelevato con una minima manipolazione e

reimpiantato secondo la tecnica bi-compartimentale: ciò significa che il tessuto adiposo estratto dal corpo della paziente viene poi innestato dietro la ghiandola

e nella parte immediatamente superiore della mammella, evitando così di intaccare la struttura ghiandolare.”