24 Ottobre 2008
Al FEI Forum: sì al nucleare democratico, ma solo con regole stabili per lo sviluppo del settore

Alla giornata

conclusiva del FEI – Forum Energetico Internazionale di Pisa, dibattito su Europa ed energia. E’ condivisa la necessità di stabilire regole condivise chiare per

sostenere gli investimenti nel comparti nucleare e nelle altre fonti energetiche.

Pisa, 24 ottobre 2008 – Si è conclusa oggi la tre giorni di Pisa

dedicata all’Energia. Alla tavola rotonda incentrata su Europa ed energia sono intervenuti: Gert De Block, Segretario Generale Cedec, Gilberto Dialuce, Vice

Direttore Generale per l’energia e le risorse minerarie del Ministero dello Sviluppo Economico, Giorgio Palazzi, Direttore del Dipartimento tecnologie per

l’energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico dell’Enea, Federico Testa, Deputato X Commissione Camera dei Deputati e Bruno Tabacci, Vice Presidente V

Commissione Camera dei Deputati, Mauro D’Ascenzi, Vice Presidente Delegato di Federutilty, promotrice dell’evento insieme a Toscana Energia.

Il Deputato

Federico Testa ha sottolineato la necessità di un approccio laico e democratico al nucleare: è essenziale introdurre delle normative certe, che siano rivolte a

sostenere uno sviluppo del comparto a lungo termine, andando oltre le attuali proposte governative “a spot”. Il nucleare è una chances che possiamo sfruttare, ma è

fondamentale lavorare con criterio e con serietà.

Anche Gilberto Dialuce ha ribadito l’importanza della costruzione di regole certe per la creazione di un

sistema energetico equilibrato, che sia improntato allo sviluppo a lungo termine della politica energetica, sempre più slegata dalle oscillazioni del prezzo del

greggio.

Bruno Tabacci, ha allargato il raggio d’azione, ribadendo la necessità di un intervento istituzionale forte, che preveda la stesura di un piano

energetico nazionale e l’individuazione delle responsabilità, per poter superare l’incertezza e l’approssimazione presente in questo settore. Il nucleare è una

questione non risolta, bisogna comprendere se il Referendum abrogativo del 1987 sia stato un errore o meno e solo dopo questa riflessione possiamo comprendere come

impostare una nuova attitudine al nucleare.

“Se il paese deciderà per il nucleare – sottolinea nell’intervento conclusivo Maurizio D’Ascenzi, Vice

Presidente Delegato di Federutility – le nostre aziende faranno la loro parte in concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico. In questo momento è

fondamentale lavorare sulla situazione energetica attuale; servono regole stabili e non provvedimenti discontinui che rendono impossibile una pianificazione

industriale e mettono in pericolo gli investimenti che il comparto energetico richiede. E’ necessario creare un tavolo di cooperazione con tutti gli attori del

settore dagli operatori alle Regioni”