23 Luglio 2010
Articolazioni: proteggetele col Nordic Walking e curatele con la stimolazione biofisica

Andrea Billi, medico della

nazionale italiana di basket, firma sei semplici regole per la prevenzione delle malattie articolari… un consiglio? Le passeggiate in pianura. E in caso di

problemi alle articolazioni la soluzione è la stimolazione biofisica.

Una attività fisica moderata come una passeggiata in pianura aiuta a prevenire i

problemi alle articolazioni.
Il carico moderato mette in moto e rallenta l’invecchiamento di cartilagine, legamenti e osso subcondrale.

Una

alimentazione corretta, ricca di fibra e carboidrati e povera di grassi animali aiuta il nostro fisico.
L’eccessivo apporto di calorie tende a fare ingrassare,

aggravare il carico e a volte creare vizi posturali o nei movimenti che possono peggiorare la situazione.

Il riscaldamento prima di una attività fisica e

lo stretching in coda all’esercizio aiutano a rendere meno traumatizzante l’attività fisica, soprattutto in caso di sportivi a livello amatoriale.

Sopra i

cinquant’anni meglio prediligere sport che richiedono una attività più plastica.
Attenzione anche alla corsa leggera! Se “si batte il piede” può essere

pericolosa. Il nuoto è assolutamente da preferire.

Un’attività come il Nordic Walking, una tecnica di camminata sportiva che viene praticata con l’ausilio

di appositi bastoncini è molto salutare.
L’appoggio del bastone sul terreno permette una notevole riduzione del carico delle articolazioni delle ginocchia

delle caviglie e delle anche.

Il calore è amico delle articolazioni. L’esposizione al sole, meglio se nelle ore meno calde della giornata, di ginocchia,

caviglie, spalle da una sensazione rigenerante.

Se sono già presenti problemi articolari, invece, il mio consiglio è di ridurre l’assunzione di farmaci

antinfiammatori e scegliere soluzioni prive di effetti collaterali come la stimolazione biofisica che attraverso i campi elettromagnetici pulsati controlla il

processo infiammatorio e previene un’ulteriore degenerazione della cartilagine.

“Una volta persa la sua integrità, la cartilagine articolare è

difficile da riparare. E’ importante perciò stare attenti ai segnali del proprio corpo e in caso di problemi articolari già accertati è necessario rivolgersi agli

specialisti che sapranno consigliare le cure più dolci per la propria patologia – dice Andrea Billi che continua – Conosco bene quanto oltre all’invecchiamento le

articolazioni siano sottoposte anche a stress e traumi più o meno gravi e sono un sostenitore convinto di ogni forma di prevenzione e dell’autodiagnosi, a patto

che sia subito seguita dalla visita di uno specialista. In questa stagione, poi è più semplice prendersi cura del proprio corpo con attività dolci all’aria aperta

e un’alimentazione sana”.

“Un corretto stile di vita – continua Billi – e la tempestività del ricorso al consiglio di un esperto sono una partita

importante. Assumere farmaci antidolorifici trascurando i segnali del proprio corpo può essere pericoloso. Solo il medico è in grado di valutare esattamente la

situazione, dare consigli appropriati e se occorre consigliare rimedi più o meno aggressivi.”

Le malattie articolari occupano, insieme alle malattie

reumatiche, il secondo posto dopo le malattie cardiovascolari quale causa di invalidità e si stima che ne soffrano oltre cinque milioni e mezzo di persone in

Italia e oltre 300 milioni nel mondo. I dati ci indicano la diffusione altissima di queste patologie legate all’invecchiamento, ma anche a traumi e a stili di

vita poco salutari.