
Motion Picture House firma la produzione
della campagna sociale istituzionale per AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer). “Parlamento” è il titolo dello spot, che vanta la prestigiosa regia di
Giuseppe Tornatore. Lo campagna sarà in programmazione su vari network privati, e, incassato il rifiuto da parte di Mediaset di una messa in onda, si attendono le
decisioni della RAI e della La 7.
Motion Picture House ha messo a disposizione di Tornatore le proprie professionalità, puntando su un processo produttivo,
coordinato dall’executive producer Bob Cacciotto, mirato a un’iconografia di natura cinematografica più che pubblicitaria, ma anche connotato da uno stile molto
asciutto e diretto, in linea con il coraggioso script ideato dall’agenzia Gorla & Adpress (la direzione creativa è di Roberto Gorla).
“Parlamento” ha visto
l’impegno “no profit” di tutte le parti in causa, come da costume per campagne a sfondo sociale: l’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni nei
riguardi delle urgenze e delle attenzioni reclamate dalla malattia di Alzheimer. Lo spot presenta anche un numero verde rivolto ai malati e ai famigliari di
quest’ultimi, per informazioni e approfondimenti.
Il film trova la propria ambientazione all’interno del Parlamento Italiano: per l’impossibilità di girare
le scene nella sede reale, l’ambiente è stato ricostruito presso l’Università di Pavia. Centoventi comparse sono state utilizzate da Giuseppe Tornatore, il
quale, per i ruoli, più importanti, ha potuto contare su attori di teatro da lui selezionati.
In “Parlamento” la macchina da presa di Tornatore,
egregiamente supportata dalla fotografia di Renato Alfarano, cattura con precisi movimenti il tipico scenario di un dibattito parlamentare: un deputato esprime con
animosità il suo pensiero (il tema è la “giustizia”), i suoi colleghi contestano rumorosamente e il Presidente di turno invita tutti al ripristino dell’ordine.
Nel bel mezzo del dibattito fa la sua entrata in aula un uomo sulla sessantina (interpretato dall’esperto Lionello Turrini). Questi, dapprima si guarda intorno
con atteggiamento assolutamente spaesato, e poi, nel momento in cui comincia a essere circondato dagli sguardi esterrefatti dei deputati, si lascia andare a un
urlo inarticolato, carico di rabbia e disperazione.
E mentre l’uomo viene brutalmente portato via dai questori del Parlamento, il voice over del film
enuncia: “quest’uomo è malato di Alzheimer, le istituzioni di una malattia ben peggiore: l’indifferenza”. Una dissolvenza ad effetto sul volto del protagonista,
con tonalità bianca (e un’esplicita suggestione di “morte”), lascia il campo all’inquadratura recante il logo dell’AIMA e il numero verde di sostegno.