12 Giugno 2001
Motion Picture House produce l’importante campagna di sensibilizzazione al dono del sangue per Avis nazionale

E’ prodotta da Motion

Picture House, su creatività dell’agenzia Lorenzo Marini & Associati, la “Campagna di sensibilizzazione al dono del sangue” dell’Avis Nazionale, che è stata

presentata questa mattina presso Ketchum Public Relation.

La campagna televisiva, che sarà in onda nei mesi estivi su tutte le principali reti nazionali e

locali, è incentrata su due film di 30″, connotati dalla medesima ambientazione e uguale messaggio esortativo legato all’importanza della donazione del sangue.

Nel primo è rappresentato un incontro, all’interno di un moderno bar, tra due donne in costumi settecenteschi (interpretate da Alessandra Tripodi e Sabrina

Corabi). Il loro è un dialogo infarcito di luoghi comuni, se non di momenti di pura ignoranza (“le donne non possono donare il sangue”), relativi a questa

importante scelta di coscienza. Ma l’esplicita e voluta atmosfera umoristica consente ugualmente a una delle due donne di enunciare uno slogan molto serio e

significativo: “con una sola donazione si salvano tre vite”.

Nel secondo film tocca all’attore Dario Vergassola, a sua volta calato in costumi d’epoca,

incontrare al bancone del bar una delle due damigelle (la Corabi). Anche in questo caso il dialogo è volutamente connotato di banalità relative alla donazione del

sangue. Ma ciò non impedisce a Vergassola di enunciare, parafrasando un suo amico attento alle iniziative dell’Avis: “donare sangue fa buon sangue”. Entrambi i

film si chiudono con l’immagine del logo Avis e del numero verde che accompagna l’iniziativa. Il relativo claim finale, “chi dona il sangue è molto più avanti”,

bene si sposa con la natura dei due film, laddove la dicotomia temporale che separa la moderna ambientazione dai personaggi che si muovono in essa indica

l’urgenza di non fare passi indietro verso un passato carico d’ignoranza.

Particolarmente brillante il processo produttivo della Motion Picture House

coordinato dall’executive producer Maurizio Dalcò. Lo spot ha visto l’impegno “no profit” di tutte le parti in causa, come da costume per campagne a sfondo

sociale.