
L’ultima settimana del Festival LatinoAmericando 2005, dall’8 al 15 agosto, si presenta
come una settimana sensazionale, con un panorama unico di artisti e un finale pirotecnico con il Gran Carnaval , caratterizzato dai colori e dal folklore
colombiano del carnevale di Barranquilla.
L’8 agosto il Festival propone un omaggio “tropicale” ai leggendari Beatles interpretato dall’orchestra
Mercadonegro, gruppo latinoamericano che dal 2000 riunisce in Svizzera sotto il segno della comune passione per la musica latina artisti cubani, colombiani,
peruviani, argentini, brasiliani, cileni, svizzeri e italiani. L’orchestra proporrà un concerto tutto particolare, con una serie di famosissimi pezzi dei Fab Four
riproposti con le versioni e gli arrangiamenti tropicali realizzati nel 1996, in un’operazione speciale che coinvolse i più grandi artisti cubani nella
realizzazione del “Tropical Tribute to the Beatles”.
Il 9 agosto sarà il momento tanto atteso del fuoriclasse della musica brasiliana, Toquinho, virtuoso
chitarrista e raffinatissimo interprete di bossanova. Famosissimo in tutto il mondo per la sua musica, in Italia Toquinho è conosciuto da un pubblico ancora più
vasto anche per la sua canzone “Acquarello”, che nel 1982 fu presentata al Festival di San Remo. Il grande artista conta una lunghissima e felice carriera da
solista, ma anche le più grandi collaborazioni con i maggiori artisti dell’America Latina. Toquinho è un musicista di grandissimo calibro, sulla scena da più di
quarant’anni, con uno stile musicale unico e inconfondibile che ammalier? il pubblico del Festival.
Il 10 agosto si esibirà Don Omar, il reverendo del
genere reggaeton, che ormai da tempo sta raccogliendo milioni di seguaci in tutto il mondo. Don Omar è il cantante di “Pobre Diabla”, il tormentone che sta
conquistato l’America Latina e New York con i ritmi forti, ballabili e sensuali del reggaeton. Dopo avere iniziato cantando nei cori delle chiese ed essere
diventato addirittura pastore, Don Omar deve il suo successo all’incontro con “Hector el Bambino”, grazie al quale è diventato uno dei più famosi musicisti di
reggaeton, cambiando decisamente stile di musica e di vita. Al Festival si presenterà con una band che far? tremare il palco e scatenare la platea.
L’11
agosto il pubblico del Festival potrà fare un tuffo nella ricca tradizione musicale cubana a ritmo di son, rumba e cha cha cha con gli Habana Son Club, un gruppo
nato nel 1994 che riunisce sei artisti che provengono da importanti orchestre cubane e propongono i ritmi contagiosi della musica cubana: son, cha cha cha, salsa,
guajira, rumba, bolero e dansón. Gli Habana Son Club sono una band di grandi professionisti della musica, dotati di una sorprendente versatilit? tecnica e di una
presenza scenica che permette alla band di proporre straordinarie performance live di raffinata musica cubana.
Il 12 agosto, in anteprima al Festival
LatinoAmericando e per la prima volta in Italia, arrivano Monchy e Alexandra, il primo duo di bachateros del mondo. Ramon Rijo “Monchy” e Alexandra Cabrera
“Alexandra” propongono un genere musicale molto romantico, quello della bachata, in cui si fondono i testi malinconici del vallenato colombiano e la ballabilit?
della bachata, reso ancora più caratteristico dagli ottimi arrangiamenti e dall’azzeccato duetto vocale. Con il loro feeling sul palco e la loro grande capacità
interpretativa i giovani Monchy e Alexandra compongono il primo gruppo bachatero ad essersi esibito al Madison Square Garden, e stanno diffondendo il genere
della bachata in tutto il mondo.
Il 13 agosto sarà la volta del giovane salsero Victor Manuelle, che ha cominciato la sua carriera all’inizio degli anni
’90 salendo sul palco a cantare con Gilberto Santarosa durante una festa studentesca, diventando poi suo allievo e amico. A soli trent’anni, Victor Manuelle conta
una serie di canzoni trasmesse da tutte le radio come “Dile A Ella”, “Mentirai” e “Así Es La Mujer” che gli hanno permesso di vendere oltre un milione di dischi.
Gli ultimi album nascono da grandi collaborazioni con artisti che hanno definito Victor un giovane di grandi doti come il talento, l’onestà e la perseveranza, che
lo porteranno ad avere un successo mondiale.
Il 14 luglio ad animare le scene del Festival per il penultimo grande concerto ci sarà Pachito Alonso y sus
Kini Kini, una delle migliori orchestre di salsa cubane. Il leader Pachito Alonso è il figlio del leggendario cantante Pacho Alonso, e già a soli unidci anni
aveva fondato il suo primo gruppo musicale e, poco più tardi, la sua prima orchestra di salsa insieme ai compagni dell’Accademia dell’Arte di L’Avana. Dal 1982
Pachito dirige l’orchestra del padre portandola in tour in tutta l’America e in Europa e prendendo parte ai festival più prestigiosi. E’ un grande artista cubano,
scelto anche come testimonial del mitico sigaro Montecristo, che porta sempre in tour per la sua orchestra.
Il 15 luglio esplodono l’allegria, i colori e
la musica del carnevale dell’America Latina con la celebrazione del Gran Carnaval, per chiudere in bellezza la 15° edizione del Festival LatinoAmericando e
festeggiare il Ferragosto. Sul palco principale l’animazione sarà garantita dal gruppo brasiliano Bora Bora, mentre nelle piazze dedicate ai singoli paesi e per
le strade del festival prender? vita una straordinaria parata di carnevale: più di trecento figuranti, compagnie di artisti e gruppi di ballo in costume e
maschere tipiche dei vari paesi latinoamericani coinvolgeranno i visitatori in questa grande festa. La Compagnia Tairona rappresenterà il ricco folklore
colombiano del carnevale di Barranquilla, il Ballet Folklorico porter? a Milano il vivace carnevale boliviano e il Brasilian Show di Maria De Matos coinvolger?
il pubblico nelle allegre sfilate carioca.
Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata
all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione della Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante
attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un evento unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago
e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante che da sempre è in cima all’immaginario europeo.