
Sono partiti stamattina con i saluti delle autorità i
lavori all’interno della grande arena del marketing e della comunicazione di Lecce che proseguiranno fino a domani sera
“Oggi Lecce è pronta per discutere
seriamente con le varie realtà che operano nel territorio per fare decollare la città e valorizzare le nuove, importanti professionalità che sono nate negli ultimi
anni nel settore del marketing e della comunicazione”. Così il sindaco uscente di Lecce, Adriana Poli Bortone, ha inaugurato l’apertura dei lavori di RING, grande
arena del marketing e della comunicazione che per due giorni vedrà riuniti nel chiostro di San Domenico protagonisti del settore provenienti da tutta Italia.
L’evento è organizzato dal Gruppo Oltrelinea, consorzio che raggruppa diverse società del territorio operanti nel settore MarCom. L’aggregazione di più
realtà è vista da Poli Bortone come “esempio positivo da seguire per superare la mentalità individualista che putroppo ha operato per troppi anni nel nostro
territorio”. “E’ importante creare realtà di sintesi per non disperdere risorse umane ed economiche – le ha fatto eco Loris Coppola della Camera di Commercio. Nel
nostro territorio ci sono 85 mila imprese piccole e piccolissime che spesso presentato progetti importanti ma che sono la fotocopia di altri”. Quello che serve per
Coppola è “una regia, una progettualità anche nell’ambito della comunicazione per far conoscere ai consumatori e agli altri operatori il valore della nostra
imprenditoria. Vogliamo creare una piccola Silicon Valley e indurre le imprese estere a investire da noi”.
Piero Montinari di Confindustria Lecce ha posto
l’accento sull’importanza della comunicazione per esportare altrove le capacità del Salento. “Anche in area MarCom è importante fare sistema tra le varie
professionalità – ha spiegato Montinari. La comunicazione è oggi un’esigenza per raggiungere tutti i mercati e riuscire ad essere competitivi anche con le realtà
estere più agguerrite”.
I lavori veri e propri della due giorni si sono aperti con la prima sessione plenaria dal titolo Marketing e comunicazione oltre
Babele: scenari, consumi,ruoli e professioni, durante la quale sono stati presentati i temi che verranno più ampiamente trattati nel corso dei workshop e delle
tavole rotonde in programma per il pomeriggio. Stefano Petrucci, presidente di Oltrelinea, ha presentato la sessione puntando l’attenzione sugli innumerevoli beni
di proprietà del Sud Italia, primo fra tutti il talento, che va “utilizzato mettendosi in gioco e in competizione guardando ai propri vicini non come a nemici, ma
come a colleghi con i quali perseguire un progetto comune”. Antonio Corvino, direttore generale Confindustria Lecce, ha posto l’accento sulla capacità degli
addetti del marketing e della comunicazione compreso in anticipo rispetto a istituzioni e cronisti che la situazione degli ultimi anni che va vissuta come “un
periodo di trasformazione e non di declino”. La trasformazione è stata al centro anche dei discorsi degli altri relatori.
Completamente diverso da quello di
un tempo è il consumatore, soggetto dell’intervento di Nicola Pellegrini, direttore di Q Mark, il quale ha presentato una ricerca sull’evoluzione del pubblico
fruitore della pubblicità, suddiviso in publifobo (il 40%) e publifilo (il 60%). “La modernità ha creato un consumatore competente, esigente, selettivo e viziato”,
ha affermato Pellegrini, dato che ha trasformato anche l’orientamento delle imprese, “passato dal prodotto alle vendite, al marketing fino al consumatore”. “Anche
il consumatore di internet è in continua evoluzione” – ha proseguito Massimo Crotti, presidente FCP Assointernet -. Con la crescita del numero dei fruitori di
questo mezzo, infatti, cresce anche il target di età di chi naviga sul web. Non più solo il giovane o l’esperto di tecnologia, ma sempre di più adulti oltre i 35
anni. Una crescita importante data anche dall’avvento del Web 2.0, che, a partire da giganti come You Tube o My Space, sta permettendo all’utente di essere
sempre più protagonista”. In un solo termine, la parola chiave del settore MarCom é “evfoluzione”, come ha voluto sottolineare nel suo intervento Danilo Arlenghi,
presidente del Club del marketing e della comunicazione. “L’Italia rimarrà il fanalino di coda dell’Europa fino a quando le nostre imprese non capiranno che il
cambiamento deve iniziare dalla comunicazione – ha dichiarato Arlenghi – perché chi non comunica non esiste”.