
LatinoAmericando presenta uno straordinario viaggio
fotografico tratto dal libro “Cuba Va” di Roberto Fumagalli. L’autore è entrato nel cuore di Cuba e del suo popolo. Il Festival la offre ai visitatori per far
conoscere una lettura originale, lontana dai più classici stereotipi e luoghi comuni sull’isola.
Roberto Fumagalli è un fotografo capace di cogliere
minuscoli, intensi frammenti di vita. Solo chi ha visto le sue immagini può capire cosa questo significhi. E il Festival LatinoAmericando ne darà l’occasione a
tutti i visitatori. Fumagalli ha in più avuto anche la possibilità di accedere a luoghi assolutamente tabù per i fotografi stranieri, grazie anche alla
collaborazione di Roberto Chile, cameraman personale di Fidel Castro. Chile firma la presentazione del libro pubblicato da Fumagalli, “Cuba Va”, da cui prende il
nome la mostra.
L’autore ha ripercorso nel suo viaggio fotografico varie sfaccettature della realtà cubana: dal celebre camerino del Cabaret Tropicana, uno
dei locali più in voga della movida de L’Havana, alla palestra in cui si allena la nazionale femminile di pallavolo; dal più importante poligono di esercitazione
delle Forze Armate Rivoluzionarie, al centro di ricerca dove si produce l’unico vaccino al mondo contro la meningite.
Particolarmente suggestive le foto
che ritraggono la scuola di danza classica di Alicia Alonso, famosa ballerina e coreografa cubana parzialmente cieca, che ha contribuito allo sviluppo del balletto
nel paese con la sua compagnia Ballet Nacional de Cuba.
Il fotografo ha immortalato la complessità della realtà cubana con un tocco particolare, personale
e profondo. Un libro, quasi un diario di viaggio, che ha ricreato la vitalità di un popolo in ogni singola foto, oltrepassando idealmente l’oblio formatosi negli
anni del noto embargo che ancora oggi penalizza il paese.
Roberto Chile, nella prefazione di “Cuba Va” commenta così l’opera dell’autore: “Le sue immagini
hanno ali, irradiano amore per la vita. Fumagalli ha una sorprendente maestria nel cogliere l’azione al momento giusto, una grazia sottile nel combinare forme,
strutture e colori, e una curiosa chiarezza nel distinguere l’immenso dal quotidiano”.
Fidel Castro nel maggio del 2006 si è complimentato personalmente con
l’autore per la forza comunicativa e suggestiva dell’opera: le foto dimostrano infatti che malgrado le tante problematiche… “Cuba va”!