Le donne hanno un approccio alla salute più consapevole perchè si
informano di più. Secondo i dati di Igea, l’azienda italiana che opera nel settore della biofisica clinica, il 59% delle donne contro il 41% degli uomini cura i
problemi alle articolazioni con l’elettrostimolazione biofisica in modo da ridurre l’impiego di farmaci antinfiammatori.
Secondo un recente studio
dell’Office of National Statistics britannico sui dati di tre indagini condotte tra Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia le donne sono piu’ consapevoli
del proprio stato di salute ed è piu’ probabile che cerchino assistenza medica a differenza degli uomini che si trascurano maggiormente o cercano una cura che sia
valida nell’immediato.
Dichiara Donata Marazzi, amministratore delegato di Igea: “Anche secondo l’osservatorio Igea le donne hanno un approccio
maggiormente consapevole alla salute. Si informano di più e dialogano con i medici. Cercano soluzioni che sappiano rispettare il proprio corpo. Si rivolgono più
spesso agli specialisti che le indirizzano verso cure meno invasive. Nel campo della traumatologia, per esempio, i nostri dati rivelano che sono il 59% le donne
che si avvicinano a questo tipo di terapia proprio perchè sono più e meglio informate. I campi elettromagnetici pulsati, I-ONE Terapia in particolare, consentono
di curare le patologie più comuni alle articolazioni senza l’utilizzo di farmaci, potenzialmente nocivi nel lungo periodo per l’organismo”.
La
stimolazione biofisica mediante campi elettromagnetici pulsati è in grado di lenire il processo infiammatorio e controllare il processo degenerativo della
cartilagine articolare nelle prime fasi dell’artrosi e di dimezzare i tempi di recupero e ridurre in modo significativo la necessità di assunzione di farmaci
antinfiammatori steroidei nel trattamento post chirurgico. Sette anni di ricerca hanno portato IGEA allo sviluppo di I-ONE Terapia, un dispositivo medico portatile
per il trattamento terapeutico dell’ articolazione mediante stimolazione biofisica che rallenta e previene la degenerazione cartilaginea derivante sia da cause
traumatiche, sia da cause fisiologiche di perdita di elasticità e spessore legate all’ età.