
Si è
tenuta questa mattina presso l’Assessorato Regionale alla Salute di Palermo la conferenza stampa per la presentazione del progetto pilota finalizzato alla
gestione integrata del paziente diabetico di tipo 2. La sperimentazione partirà dalle province di Catania e Messina per essere successivamente estesa a tutta la
Sicilia. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato regionale e dalla FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia) con il supporto della casa farmaceutica
Takeda Italia.
Sono intervenuti il dirigente del servizio di programma territoriale dell’Assessorato regionale alla Salute, dottor Giuseppe Noto che ha
detto: “Questo interessante progetto si sviluppa all’interno dello scenario complessivo della nostra regione e pone una sfida, quella della gestione della
cronicità, che per tutti i sistemi assistenziali deve essere sempre di alto livello. Il progetto nasce dalla constatazione che i pazienti cronici spesso non sono
ben gestiti. La diagnosi precoce è spesso trascurata e il diabete mellito è una patologia di grande incidenza. Per questo la sperimentazione che stiamo avviando è
molto importante, così come il coinvolgimento dei diversi attori, medici di famiglia e specialisti in primis”.
Il dottor Giacomo Caudo, presidente regionale
FIMMG ha affermato: “Il progetto pilota che annunciamo oggi ha l’obiettivo primario di ridurre le complicanze del diabete di tipo 2 e farlo in tempi brevi. Il
ruolo del medico di famiglia per il raggiungimento di questo scopo è cruciale in quanto è una figura che conosce la famiglia, le abitudini e i fattori di rischio,
ed è in grado di valutare se sia il caso di indirizzare il paziente a un centro di diabetologia”.
“Con la gestione integrata del paziente diabetico tra
medico di famiglia e specialista, attraverso un dialogo informatizzato, il paziente acquisisce una posizione centrale. Diagnosticare precocemente la patologia
significa anche limitare la spesa pubblica. Da qui l’importanza di un nuovo sistema che consenta di identificare i soggetti a rischio e intervenire nel modo
adeguato”, così è intervenuto il professor Domenico Cucinotta, direttore del dipartimento di medicina interna del’Università di Messina.
Il dottor Paolo La
Commare, direttore medico di Takeda Italia ha detto: “Questo progetto abbina allo screening della popolazione anche la formazione e la gestione integrata dei
pazienti. E’ un passo avanti che facciamo per la prevenzione e il controllo del diabete di tipo 2. Da dieci anni Takeda Italia si occupa attivamente di
prevenzione, offre strumenti utili, tra cui un sito internet www.diabetesottocontrollo.it, per offrire un servizio utile alla popolazione”.
Il dottor
Giuseppe Sanfilippo, responsabile diabetologia e medicina interna Asp Catania ha affermato: “L’impegno di noi medici consiste nell’affiancare i pazienti e
guidarli nel percorso della prevenzione e della diagnosi precoce. In questo è fondamentale il ruolo delle istituzioni, quindi della Regione, e di Takeda Italia che
sostiene queste iniziative”.
“Con la realizzazione di questo progetto pilota le istituzioni siciliane scendono in campo sostenute da un’azienda, Takeda
Italia, con l’obiettivo di proteggere la popolazione a rischio e i pazienti diabetici. Solo lavorando insieme, ognuno con le sue competenze specifiche, possiamo
realizzare l’obiettivo finale. Il nostro intento è di evitare le complicanze della patologia o ritardarle il più possibile, contribuendo a modificare le abitudini
e a favorire uno stile di vita salutare”. Questo è quanto sostenuto in conclusione dal dottor Domenico Grimaldi, direttore nazionale formazione quadri della
FIMMG.