
In cinque mesi il talk show itinerante organizzato
dalla casa farmaceutica Takeda ha attraversato sedici città italiane e coinvolto migliaia di persone. Le tappe sono state organizzate all’interno di teatri e
cinema, con dibattiti tra medici, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti.
Hanno partecipato alle serate più di tremila persone,
con un picco di affluenza nelle regioni Sicilia, Puglia, Toscana.
Più di mille persone hanno fatto il test per scoprire il rischio di sviluppare il diabete
di tipo 2 sul sito www.diabetesottocontrollo.it. e oltre la metà presenta un rischio da moderato ad alto di sviluppare la malattia nei prossimi dieci anni.
Il talk show In prima fila contro il diabete ha attraversato l’Italia per cinque mesi da nord a sud con l’obiettivo di informare i pazi¬enti diabetici e la
popolazione a rischio sullo stile di vita più corretto e i controlli da fare per evitare le complicanze della malattia. Le serate si sono svolte all’interno di
cinema e teatri e sono state moderate da Franco Di Mare con l’intrattenimento di Pierfrancesco Poggi. Per offrire la possibilità di parlare di questa patologia,
che colpisce oggi circa tre milioni di italiani1, Takeda ha pensato quest’anno a un mix tra dibattito, con l’intervento di medici, rappresentanti delle
istituzioni e delle associazioni di pazienti diabetici, e intrattenimento con contributi dal mondo del cinema, della poesia e del teatro.
Le persone che
hanno assistito al talk show sono state complessivamente più di tremila. In particolare, le città che hanno registrato la maggiore affluenza sono state Bari,
Catania, Palermo e Viareggio, con una media di circa 200 persone intervenute in ciascuna serata.
L’iniziativa è partita da Viareggio lo scorso 25
settembre, nell’ambito del Festival della Salute, ed è terminata ad Avellino.
Inoltre, sul sito www.diabetesottocontrollo.it predisposto a supporto di In
prima fila contro il diabete, da luglio 2010 a marzo 2011 più di mille persone hanno effettuato una valutazione del rischio di sviluppare la malattia mediante la
compilazione di un questionario online. Grande partecipazione è stata rilevata nelle regioni Lombardia (16%), Lazio (12%), Abruzzo (11%). A seguire Puglia (10%) e
Sicilia (9,4%). Dai risultati emerge che oltre la metà (53,3%) degli utenti che si sono sottoposti al test online presenta un rischio da moderato a molto elevato
di sviluppare il diabete di tipo 2 nei prossimi dieci anni e che su circa un terzo si rileva comunque il rischio lieve di contrarre la malattia in un prossimo
futuro.
1 Annali AMD nascono dall’elaborazione del file dati, database costituito dalle informazioni cliniche di 87 centri diabetologici italiani.