
Si chiude oggi con un grande successo ZeroEmission Rome 2011, la kermesse sulle energie rinnovabili nel cui ambito si è svolto PV Rome
Mediterranean, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche. Presentato il quinto rapporto “Gli italiani e il solare” con un focus su “città e
bioedilizia”.
“Gli italiani guardano con favore crescente alle energie rinnovabili e vogliono che l’Italia punti sempre di più, in futuro, su
fotovoltaico (92%) ed eolico (54%). Il 78% degli intervistati conosce il Conto Energia e cresce la sensibilità anche nei confronti della bioedilizia”. È quanto ha
dichiarato questa mattina Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, in occasione del convegno “Le città solari: rinnovabili, bioedilizia e smart cities, la sfida
della nuova economia”, che si è svolto a ZeroEmission Rome 2011, manifestazione che si conclude oggi alla Fiera di Roma con un’ affluenza record.
“Bisogna
però rilevare che esiste una grande differenza tra l’atteggiamento degli italiani, sempre più favorevole alle nuove fonti di energia, e quello di buona parte della
classe politica, che non ha ancora percepito appieno le grandi potenzialità del settore”, ha aggiunto Noto.
“L’Italia è ormai il primo Paese al mondo per
energia solare installata e il Conto Energia italiano è stato studiato anche dalla California – ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione
UniVerde – Molto resta però ancora da fare per favorire questo comparto che, oltre a essere poco compreso da chi ha responsabilità politiche, viene tutelato in
modo insufficiente anche da Confindustria, troppo ancorata a logiche vecchie e superate. Per questo motivo lancio provocatoriamente una proposta: la nascita di una
Confindustria verde, in grado di rappresentare adeguatamente il mondo della green economy che avanza”.
“Un aspetto molto importante è anche il risparmio
energetico – ha proseguito Pecoraro Scanio – Porto solo un esempio: l’Italia ha il più grande parco ascensori del mondo. Se tutti questi ascensori fossero dotati
di sistemi di risparmio energetico adeguati, si risparmierebbe una quantità di energia paragonabile a quella prodotta da una centrale nucleare. A questo proposito,
desidero anche sottolineare che dal rapporto che presentiamo oggi emerge di nuovo che oltre due terzi degli italiani ribadiscono la loro netta contrarietà al
nucleare”.
“Il futuro è, quindi, delle rinnovabili, come emerge anche dagli obiettivi dell’Unione Europea – ha concluso Pecoraro Scanio – Nel Vecchio
Continente si punta, infatti, a raggiungere nel 2050 il 90% della produzione di energia dalle rinnovabili. Anche per questo l’Italia deve sempre rimanere
fortemente ancorata al contesto europeo”.
Oltre che dal fotovoltaico, buone notizie arrivano anche, seppur in proporzione diversa, dal solare termico. “Nel
2010 l’Italia si è confermata per il terzo anno consecutivo il primo paese europeo per installato nel solare termico, con 400 mila metri quadri di collettori, per
un volume di affari di 500 milioni di euro. Inoltre, a fronte di un mercato europeo sceso del 14%, il solare termico italiano cresce ancora del 3% – ha detto
Davide Chiaroni dell’ Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, in occasione di un convegno che si è svolto ieri a Solartech, il salone internazionale
dell’energia solare termica e a concentrazione – Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi: sulla carta i numeri ci sono, soprattutto considerando che,
nell’ultimo decennio, le unità abitative sono aumentate annualmente di 400mila unità. Per sfruttare tutto il potenziale, di almeno 12 GWTh, bisogna però che
vengano rimosse le incertezze normative e anche le aziende devono sempre di più cambiare passo e cogliere le nuove opportunità tecnologiche in grado di garantire
lo sviluppo”.
L’appuntamento con la prossima edizione di ZeroEmission Rome è, sempre alla Fiera di Roma, dal 5 al 7 settembre 2012.