31 Maggio 2016
Alzheimer: l’efficacia delle terapie dolci per migliorare la plasticità cerebrale

31 maggio 2016 – E’ di alcuni giorni fa la notizia relativa a uno studio dell’Inrca-Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per anziani, pubblicato anche dalla rivista scientifica Rejuvenation Research, che conferma l’importanza del training cognitivo per conservare la memoria e prevenire o ritardare la comparsa di patologie quali l’Alzheimer. La dottoressa Loredana Locusta, esperta di neuropsicologia clinica e responsabile del Centro Alzheimer presso il Poliambulatorio Villaggio Amico di Gerenzano commenta così lo studio, sottolineando la rilevanza e i benefici di trattamenti non farmacologici:

 

“La ricerca, attualmente, non si concentra su ciò che si perde con l'età ma, in chiave del tutto innovativa e positiva, si orienta verso ciò che l'anziano può mantenere o acquisire. Fondamentale è il concetto di plasticità cerebrale: le sinapsi si modificano, si rafforzano, possono estinguersi  o formarsi da zero durante tutto l'arco di vita del soggetto. Dunque il nostro cervello è in grado di cambiare, adattandosi a nuove circostanze e nuovi apprendimenti. Proprio da ciò nasce l'esigenza di utilizzare terapie non farmacologiche in grado di apportare benefici concreti al paziente anziano con o senza Malattia di Alzheimer. Al Villaggio Amico crediamo fermamente nel fatto che, invecchiando, il cervello si rigenera in presenza di uno stile di vita "sano". Soprattutto, dinanzi a livelli cognitivi deficitari, cerchiamo di mantenere il più a lungo possibile l'autonomia della persona con stimoli diretti al benessere psico-fisico”.

 

Largo spazio dunque alla stimolazione cognitiva, da attuarsi con programmi personalizzati in struttura ma anche domiciliare, per tutti quei pazienti che aderiscono al programma di Rsa aperta, un servizio della Regione Lombardia che fornisce supporto gratuito alla famiglia del malato di Alzheimer. 

 

Conclude la dottoressa Locusta: “In ottica di miglioramento psico-fisico del soggetto, ci sono oggi delle terapie dolci nella cui efficacia noi crediamo molto. Presso il nostro Poliambulatorio, ad esempio, utilizziamo la Snoezelen Room, una stanza-benessere che fornisce stimoli multisensorali ai nostri pazienti  e la Doll Therapy, la terapia che adotta l'uso delle bambole per rispondere ai bisogni emotivi e affettivi dei pazienti”.