Pagine d'Arte, casa editrice svizzera, nasce nel 1995 dall'esperienza di Matteo Bianchi, per vent'anni direttore del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, dove ha realizzato una serie di esposizioni e cataloghi legati alla cultura figurativa di fine Ottocento; in particolare su Luigi Rossi, Filippo Franzoni, Albert Anker, Felix Vallotton e Camille Claudel, ma anche del Novecento: Jean Fautrier, Oskar Kokoschka e Sonia Delaunay. Bianchi oggi conduce l'attività editoriale di Pagine d'Arte insieme a Carolina Leite, attraverso la pubblicazione di libri in italiano e in francese. Il cammino di Pagine d'Arte si compie attraverso una storia di 25 anni di iniziative culturali: un percorso in libertà, fuori dal sistema delle mode, che vede la diffusione di raffinate monografie e saggi d'arte e filosofia. L'attività della casa editrice è ispirata alla ricerca di uno sguardo poetico sull'arte e la letteratura, una illustrazione critica sul rapporto tra immagine e testo. Brevi storie dell'immagine e dell'arte contemporanea raccontate in uno stile diretto colto e spontaneo. Il valore di Pagine d'Arte si caratterizza anche nell'opera di diffusione e di mediazione interculturale di autori del valori di Michel Butor, Jean Louis Schefer, Silvia Baron Supervielle, Marcel Proust, Paul Nizon, Maria Gabriela Llansol ed ora Yves Bonnefoy. Di recente Pagine d'Arte ha pubblicato uno scritto poetico di Proust su Chardin e il testo della conferenza "Federalismo culturale" di Denis de Rougemont.
Pagine d’Arte