19 Aprile 2024
80 studenti e studentesse di Chiavari a scuola di acquacoltura nell’impianto di Aqua De Mâ

Lavagna, 19 aprile 2024 – Questa mattina 80 studenti e studentesse afferenti a 5 classi dell’istituto tecnico e professionale “Amadeo Peter Giannini” della provincia di Chiavari hanno visitato l’impianto di acquacoltura di Aqua De Mâ a Lavagna.L’incontro in azienda ha l’obiettivo di far conoscere il settore dell’acquacoltura off-shore, innovativo e raro nel panorama nazionale ma considerato dalla Commissione Europea tra i punti cardini per la crescita occupazionale ed economica a livello comunitario.
Gli studenti hanno partecipato a una visita formativa su tecniche e opportunità dell’acquacoltura a livello locale e globale, con la possibilità di toccare con mano le pratiche più importanti del settore. A illustrare le tecniche più efficienti e le prospettive future dell’acquacoltura sono stati Roberto Co’ – esperto pluriennale del settore e amministratore delegato di Aqua De Mâ – e la collaboratrice D.ssa Roberta Patellani, consulente per le tematiche di sicurezza alimentare.
I temi affrontati durante la giornata hanno permesso agli studenti di apprendere il ciclo produttivo dell’acquacoltura off-shore legato alla sostenibilità dell’attività dell’impianto apprendendo le potenzialità di un settore in costante crescita e a sostegno della produzione Made in Italy.
La mattinata formativa si è concentrata sulla storia e l’evoluzione dell’acquacoltura mediterranea di orate e branzini con approfondimenti specifici sulle caratteristiche dell’acquacoltura off-shore, ovvero al largo dalle coste. Durante la visita guidata all’impianto l’ing. Roberto Co’ ha mostrato ai partecipanti le varie fasi del lavoro, dalla pesca alla selezione e confezionamento del pescato, alle problematiche di manutenzione e gestione dell’impianto e delle reti.
All’interno dello stabilimento gli studenti hanno potuto visitare il reparto dedicato alla selezione e al confezionamento del pescato, produzione del ghiaccio e la cella adibita a garantire il rispetto della catena del freddo; un’occasione per apprendere sul campo i processi più efficaci per garantire la totale tracciabilità e sicurezza alimentare del prodotto.