1 Giugno 2009
A Codogno Giorgio Schultze spiega il suo modello energetico

“Le fonti rinnovabili sono il nostro futuro. Il

nucleare può comprometterlo”

Si pensi ad un sistema equilibrato che utilizzi tutte le fonti rinnovabili in modo integrato.
Solo così si garantisce una

resa sicura nel tempo e si evitano sprechi.

Nell’ambito dell’incontro tenutosi ieri sera a Codogno, presso la Sala mostre del vecchio comune ospedale

Soave, Giorgio Schultze, candidato indipendente al Parlamento Europeo nelle liste dell’Italia dei Valori, ha spiegato il suo modello energetico. Un modello che

esclude qualsiasi tipo di iniziativa nucleare e punta ad un sistema equilibrato in grado di attingere da tutte le fonti rinnovabili di cui è ricco il nostro Paese,

limitando lo spreco di risorse idriche.
Schultze è riconosciuto a livello internazionale come esperto in pianificazione energetica urbana e fonti energetiche

rinnovabili e conosce in modo approfondito il territorio lodigiano, dove ha svolto la pianificazione e la diagnosi energetica degli edifici in qualità di

consulente.

“In passato abbiamo perso più di un’occasione di convertire il nostro sistema energetico in un sistema fondato sulle energie rinnovabili. Le

occasioni si sono presentate durante le crisi petrolifere del 1973 e del 1979, e negli anni ‘80 ma forse all’epoca non godevamo degli strumenti conoscitivi e

tecnologici per mettere sul piatto della bilancia i vantaggi e gli svantaggi di un sistema basato sui combustibili fossili verso un sistema equilibrato di

sfruttamento delle fonti rinnovabili. Oggi non abbiamo più alibi. Disponiamo di tutte le tecnologie necessarie per mettere in moto un meccanismo virtuoso ed

equilibrato e conosciamo i limiti di un sistema basato sul petrolio e i rischi del nucleare. Le risorse economiche e gli investimenti vanno indirizzate verso un

sistema energetico fondato su un mix integrato di risorse e metodi. Ho apprezzato l’iniziativa interprovinciale fra Lodi e Cremona per la creazione di un distretto

agroenergetico, ma anche in questo caso è necessario pianificare. Uno sfruttamento eccessivo dei territori per la produzione agroenergetica potrebbe penalizzare

una produzione fondamentale come quella agroalimentare. La produzione agroenergetica inoltre comporta un copioso impiego di risorse idriche, di conseguenza,

affinché i vantaggi non vengano vanificati da un utilizzo eccessivo d’acqua, il sistema va integrato con piani di sfruttamento di tutte le altre fonti rinnovabili:

solare termico, solare a concentrazione, fotovoltaico, eolico, geotermia”.

Giorgio Schultze, oltre ad essere un esperto di fonti rinnovabili, ha sempre

portato avanti un coerente impegno civile. Oggi è portavoce europeo della Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza. La sua attività professionale lo ha portato

all’elaborazione di un modello energetico che gravita attorno all’uomo. Il rispetto dell’uomo e delle popolazioni della terra sono il punto di partenza e d’arrivo

del suo programma.

“Il percorso intrapreso dal Governo per un riavvio del ciclo nucleare è estremamente dispendioso, impiegherà molti anni ad essere portato

a regime e non risolverà che una minima parte dei problemi energetici del nostro Paese esponendolo a rischi enormi. Dobbiamo aspirare ad un sistema che ci fornisca

garanzie per il futuro. Uranio e petrolio sono molto costosi ed esauribili. Godiamo di risorse rinnovabili inesauribili che se utilizzate in modo integrato possono

davvero risolvere la questione energetica nel rispetto dell’ambiente e soprattutto dell’uomo. In questo momento penso alle generazioni future ma anche alle

popolazioni di quei territori in cui il petrolio viene estratto, ridotte in condizioni di semischiavitù dagli interessi delle multinazionali e dove terre vergini

sono tormentate da migliaia di chilometri di tubi, le falde acquifere sono inquinate dalle fuoriuscite accidentali di petrolio da queste tubature in pessimo stato

di manutenzione, le economie agricole di interi villaggi ridotte in ginocchio”.