Il 14 giugno a Grafitalia, la più importante fiera delle macchine per stampa, Canon premia i primi
cinque classificati della terza edizione del Premio Colore 2001. Le 15 opere più belle possono essere ammirate presso lo stand.
Con la cerimonia di
premiazione che si tiene il 14 giugno alle ore 15.30 nella sala Europa del padiglione 14 si chiude la terza edizione del “Premio Colore”, nato dalla collaborazione
tra Canon e l’Istituto Europeo di Design.
Il concorso è stato bandito lo scorso 14 febbraio in occasione del Large Format Event, nel corso del quale il
Dr. Aldo Colonetti, direttore scientifico dello IED, ha annunciato l’accordo tra Canon e l’Istituto.
Agli studenti era stato chiesto di elaborare un
progetto sul tema del colore (fotografie, disegni, immagini digitali…) sperimentando creativamente diversi materiali con l’ausilio dei supporti tecnologici dello
show-room e della competenza di tecnici messi a disposizione da Canon.
Con questa iniziativa Canon ha voluto sviluppare tutti i possibili utilizzi delle
nuove tecnologie digitali, lasciando libero spazio alla creatività dei giovani artisti chiamati a creare progetti sul tema del colore, per verificare le reali
possibilità di sperimentazione che la tecnologia può offrire.
Il 30 aprile la giuria composta da Aldo Colonnetti, Direttore Scientifico dell’Istituto
Europeo di Design di Milano, Denis Curti, direttore della Fondazione Italiana per la Fotografia, Gianluigi Colin, Art Director del Corriere della Sera e Massimo
Macarti, Senior Maketing Manager di Canon Italia, ha selezionato le quindici opere migliori, che sono state esposte presso lo stand Canon (padiglione 16, A 15/B
10). I primi cinque studenti classificati si sono aggiudicati una fotocamera digitale Digital Ixus.
La giuria ha espresso una particolare soddisfazione
sugli elaborati presentati ed ha individuato una particolare e precisa aderenza alla tematica proposta da parte di tutti i partecipanti.
“Il colore,
proposto come argomento di elaborazione creativa, ha ritrovato il suo naturale contesto di leggerezza ed espressività emotiva” – ha affermato Denis Curti -“Oggetti
della quotidianità rivisitati in chiave ipermoderna, elementi della natura, fiori e animali, ricomposti all’interno di equilibrio cromatico onirico e
affascinante, il corpo umano finalmente reso libero e fluttuante in spazio aperto, algido e fantastico. Tra tutti questi soggetti è mancata l’influenza della
cultura informale proveniente dalla pittura. L’astrazione, intesa come scommessa possibile di forme ed equilibri, ha giocato un ruolo fondamentale, lasciando
infinite possibilità di interpretazione del colore”.