27 Novembre 2007
A Milano a dicembre Offline:Baghdad, il festival del cinema iracheno

Per la prima volta in Italia un festival

cinematografico che racconta la settima arte vista con gli occhi dei registi iracheni. Il titolo è Offline:Baghdad (not just another film festival) e presenterà

registi, traduttori, giornalisti e fixer iracheni che raccontano la propria esperienza personale in una terra dilaniata dalla guerra. Un’occasione unica per

condividere la durezza di una realtà che malgrado la disperazione e la violenza sopravvive dando valore a piccoli gesti quotidiani e a episodi di grande umanità.

Il festival offre anche un’opportunità di confronto tra i filmmaker iracheni e produttori italiani.

Offline:Baghdad (not just another film festival) è

un festival organizzato da Offline Events. E’ la prima rassegna cinematografica dedicata all’Iraq presentata in Italia. Il festival, patrocinato dalla provincia

di Milano, si terrà a Milano dal 13 al 16 dicembre presso lo Spazio8. L’evento è stato realizzato in collaborazione con PeaceReporter, mensile cartaceo,

quotidiano online e agenzia di stampa nati da un’idea della organizzazione umanitaria Emergency.

Lo scopo dell’iniziativa è dimostrare che malgrado la

disperazione prodotta dalla guerra esiste una realtà irachena fatta di piccoli gesti quotidiani di sopravvivenza che danno un diverso sapore e valore alla vita e

ai rapporti tra le persone. E’ l’occasione per conoscere attraverso opere di grande pregio quello che succede davvero, senza filtri, in quel paese. La durezza e

la crudeltà della quotidianità, il desiderio di vita e di normalità, il valore delle piccole cose dal punto di vista di chi le vive ogni giorno sulla propria

pelle. Dice Alessandro d’Ansembourg, uno dei fondatori di Offline Events. “Offline:Baghdad nasce dalla necessità impellente di un gruppo di registi, traduttori,

giornalisti e fixer iracheni di comunicare attraverso racconti personali la realtà della frammentazione fisica e sociale della loro terra.”

“PeaceReporter

non poteva non abbracciare un’iniziativa come questa – afferma il direttore Maso Notarianni – perché nasce con una logica affine alla nostra: offrire su un luogo

martoriato del pianeta uno sguardo diverso, più diretto. La stessa filosofia che ha fatto nascere e sviluppare un’esperienza come quella del nostro giornale.”

Il festival arriva in un momento di grande attenzione e mutamento della coscienza critica sui fatti iracheni. Anche il cinema americano si rivolge con uno

sguardo disincantato e con una particolare attenzione alla storia e alla cronaca del paese ad esempio con l’attesissimo film di Brian de Palma Redacted e con

quello di Paul Haggis In the Valley of Elah. Offline:Baghdad offre un’ottima occasione per conoscere e capire sia come vive un popolo e un essere umano in quelle

condizioni, sia una realtà cinematografica che nonostante le difficoltà continua a essere molto vivace e a produrre interessanti talenti.
I registi che

presenteranno i loro film saranno 13. La maggior parte delle opere sono proiettate in Europa per la prima volta. Si tratta di pellicole girate tra il 2003 e il

2007 dai toni forti, fotogrammi che rivelano verità sconosciute perché per la prima volta senza filtri.
In programma anche una decina di episodi di documentari

girati su internet dal nome Hometown Baghdad. I registi commenteranno i propri lavori partecipando a discussioni in coda alle proiezioni per confrontarsi e

rispondere alle domande del pubblico.

Un momento importante del festival sarà la tavola rotonda che metterà a confronto i registi iracheni con i produttori

italiani. Un dibattito che ha la funzione di gettare le basi per uno scambio di idee e di collaborazioni.

Il programma della rassegna prevede per il 13

dicembre una serata di apertura ad inviti, con l’intervento di Irma Dioli, assessora alla pace della Provincia di Milano e Alessandro d’Ansembourg. Nei giorni

successivi per partecipare alle proiezioni dei film, alle mostre fotografiche e alle discussioni aperte sarà necessario versare una quota associativa che

consentirà l’ingresso a tutta la manifestazione.

L’associazione Offline Events è nata a Damasco a giugno del 2007 con l’intento di offrire spunti di

riflessione e punti di vista su situazioni di cui si parla poco o solo attraverso il filtro di media. Offline:Baghdad è la prima applicazione di questa formula, il

frutto di un format che l’associazione vorrebbe riprodurre su altre zone del pianeta.

Gli sponsor che hanno supportato la realizzazione del festival sono

la sezione Italia di Amnesty International, Un ponte per, Milano Film Festival, Witness (associazione americana fondata da Peter Gabriel), Santa Maddalena

Foundation, Crimes of war, Cpj (Committee to Protect Journalists).