18 Luglio 2014
Acqua Group supporta Tiziana Vive Onlus

Un progetto internazionale che supporta le donne e i bambini per uscire dalla violenza.

Acqua Group – agenzia di comunicazione integrata guidata da Davide Arduini e Andrea Cimenti – supporta Tiziana Vive Onlus nuovo progetto ideato da Soleterre insieme a cinque altre organizzazioni non profit. 

Dalle notizie dei giornali risulta che ogni 3 giorni in Italia viene uccisa una donna. La prima causa di uccisione nel mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio per violenza subita da parte di persone con cui hanno relazioni affettive e di intimità. 

Il 9 luglio 2013 Tiziana Rizzi, una giovane mamma di 36 anni, veniva atrocemente uccisa nella propria casa dal marito che risparmiava la vita al loro figlio di 2 anni e mezzo. Oggi, a distanza di 1 anno, da questa tragedia è nata una associazione, Tiziana Vive è una rete di associazioni e persone che lavorano nel privato sociale vicine a Tiziana, consapevoli che queste tragedie non si devono più ripetere e che non si può solo restare a guardare.

Tiziana vive è in rete con le organizzazioni Soleterre, Pangea, Amici dei Bambini, Altreconomia e
l’Isola che non c’è. Queste realtà sono attive da diversi anni con progetti concreti e attività culturali
per prevenire e contrastare la violenza nei confronti di donne e bambini in Italia e in diverse aree del mondo.
 

“Ascoltare la vita” è il nome di uno dei progetti nati all’interno di questa rete, un ambulatorio di
consulenza psicologica, nato a Landriano, luogo in cui è avvenuto il femminicidio di Tiziana, in cui 2
psicologi – psicoterapeuti affiancano medici di base e pediatri. Lo scopo è quello di garantire il diritto alla salute psico-fisica dei cittadini e accogliere in particolare i bisogni di tipo psicologico che possono concorrere nei femminicidi e nella violenza interpersonale in genere. In pochi mesi oltre 50 persone si sono rivolte allo sportello, donne e uomini di diverse età, 3 giovani ragazze si sono allontanate dal compagno o marito in situazioni protette a seguito di violenze reiterate.
 

“Questi numeri così elevati in una piccola comunità di 7 mila abitanti ci fanno pensare che questi
sportelli, ad accesso libero e vicini agli utenti, possano rappresentare una risposta efficace sia a livello di prevenzione che di accompagnamento all’uscita dalla violenza, e per questo dovrebbero essere aperti in tutta Italia. Sarebbe utile moltiplicare questa esperienza in più territori, visto l’effetto positivo che si è avuto” – dice la dott.ssa Federica Papetti, vicepresidente di Tiziana Vive e psicologa dell’ambulatorio per la salute.
 

Tante sono le attività di cui è possibile beneficiare attraverso la rete:
– uno sportello antiviolenza online http://www.sportelloantiviolenza.org/ in cui operatrici professioniste possono orientare le persone a riconoscere la violenza e capire a chi rivolgersi sul proprio territorio, per affrontare la situazione di abuso che vivono
– accoglienza temporanea presso 2 Case famiglia e Comunità Mamma-Bambino inserite in una
rete nazionale e internazionale di accoglienza e Centri Servizi alla famiglia
– attività editoriali e di comunicazione sulle tematiche inerenti la violazione dei diritti umani e le
diverse possibilità di partecipazione e solidarietà sociale
– attivazione di supporto psicologico e legale.

Per chi volesse maggiori informazioni: www.tizianavive.org