22 Giugno 2010
Al via lo studio per dimostrare l’efficacia dell’elettrochemioterapia nella cura del carcinoma mammario

E’ stato

approvato in Francia dalla “Agence Francaise de Sucuritè Sanitaire des prodotti la Santé” uno studio disegnato per valutare la fattibilità, la sicurezza e

l’efficacia del trattamento locale del carcinoma mammario primario con elettrochemioterapia.

Lo studio ha preso il via al Gustave Roussy Institute a

Parigi per dimostrare il valore dell’elettrochemioterapia nella cura del carcinoma mammario primitivo. Il tumore al seno è un problema sanitario importante ed è

il tumore più comune nelle donne nei paesi industrializzati.

L’intervento chirurgico è attualmente il trattamento standard dei tumori in fase iniziale, e

ha l’obiettivo di ottenere l’asportazione completa della lesione e di consentire una appropriata stadiazione del tumore. Tuttavia la completa asportazione

chirurgica delle lesioni individuabili alla palpazione è di facile esecuzione, mentre è più difficile per le lesioni non palpabili e piccole. Nel corso degli

ultimi dieci anni, grazie anche all’attuazione di screening sistematici e generalizzati del cancro al seno, l’incidenza di piccole lesioni non palpabili dovute

carcinoma infiltrante della mammella è rapidamente e notevolmente aumentata.

Per trattare queste lesioni sempre più piccole, ci si sta orientando verso

tecniche conservative, meno invasive e meno costose. Tuttavia i nuovi approcci terapeutici, per essere comunemente accettati medicina nella pratica clinica e

impiegati su larga scala, devono dimostrare almeno pari efficacia al “gold standard” di riferimento, la chirurgia; inoltre l’elettrochemioterapia dovrà dimostrare

di non inquinare le informazioni prognostiche e l’”outcome” clinico del paziente.

L’elettrochemioterapia (ECT), ha dimostrato di essere molto efficace nel

trattamento dei tumori della cute e del tessuto sottocutaneo.

I principali vantaggi dell’elettrochemioterapia includono un alto tasso di successo nel

controllo locale del tumore: dopo una singola seduta, il 74% dei noduli trattati va in completa regressione, indipendentemente dalla origine istologica, e in più

si ottengono l’11% di risposte parziali. Recidive locali dopo elettrochemioterapia sono rare. Non si riscontrano inoltre danni ai tessuti sani e alle funzionalità

di organi che si trovino nell’ambito della zona trattata; questo permette di trattare non solo le cellule delle masse tumorali, ma anche le eventuali cellule

malate presenti nel tessuto circostante il tumore, con nessun o trascurabile danno sul tessuto sano e il minimo impatto per i pazienti.

Scopo principale

dello studio è valutare l’efficacia mettendo in correlazione il volume di tessuto (tumore e zona circostante) trattato con elettrochemioterapia e l’analisi

istologica dello stesso tessuto asportato chirurgicamente in un secondo tempo.

L’analisi istologica del volume di tessuto trattato con

elettrochemioterapia darà indicazioni sull’assenza o la presenza di residui di cellule tumorali vitali. Ulteriori studi saranno necessari per dimostrare

l’efficacia clinica della elettrochemioterapia nel trattamento di carcinoma mammario primario. I risultati dello studio saranno disponibili nel 2011.