16 Marzo 2016
Archivi di Verdi e Puccini inaccessibili: cinquanta grandi della musica di tutto il mondo e della cultura italiana scrivono a Mattarella e a Franceschini

Da Chailly a Pollini, da Barenboim a Domingo, e poi Cacciari, Fo, Camilleri chiedono di risolvere lo scandalo che impedisce la conoscenza dell’opera dei due maggiori compositori italiani. La lettera su Classic Voice.

 

10 marzo 2016 – Nel numero in edicola sabato, Classic Voice pubblica la lettera aperta indirizzata al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di cinquanta personalità della musica mondiale e della cultura italiana che denunciano la chiusura degli archivi privati di Giuseppe Verdi a Sant'Agata, in provincia di Piacenza, e di Giacomo Puccini a Torre del Lago, in provincia di Lucca, e chiede di rendere accessibili a musicisti e studiosi (come previsto dal Codice dei Beni Culturali) i 5mila manoscritti verdiani e i preziosi autografi pucciniani, identificati pochi mesi fa da “Classic Voice”, imprescindibili per la conoscenza e l’interpretazione di questi compositori.

 

Tra i firmatari ci sono molti importanti musicisti, da Maurizio Pollini a Riccardo Chailly, da Antonio Pappano a Daniel Barenboim, da Daniele Gatti a Zubin Mehta, da Plácido Domingo a Salvatore Sciarrino, ma anche tanti protagonisti della vita culturale e civile, dal premio Nobel Dario Fo a Andrea Camilleri, da Massimo Cacciari a Umberto Veronesi a Alberto Arbasino, da Bernardo Bertolucci a Claudio Magris. Rappresentate le più importanti istituzioni musicali mondiali, con i direttori della Scala, dell’Opéra di Parigi, della Royal Opera House di Londra, della Staatsoper di Berlino, della Staatskapelle di Dresda, del Concertgebouw di Amsterdam, fino all’Opera di Los Angeles e San Francisco. 

 

All'estero, scrive Classic Voice, gli archivi dei più importanti compositori sono aperti agli studiosi e accessibili anche on line, mentre in Italia questo non avviene anche per l'inerzia dello Stato che, pur tutelando queste raccolte private di grande interesse storico e culturale, non è in grado di fare rispettare la legge (che garantisce l’accessibilità agli archivi privati di particolare interesse storico e culturale) e di offrire strumenti di catalogazione e consultazione adeguati. 

 

Ecco il testo della lettera:

 

Alla cortese attenzione dell'On. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 

p.c. S.E. il Signor Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

 

 

Signor Ministro,"Classic Voice" ha di recente denunciato alla pubblica opinione il caso di due importanti archivi privati (entrambi dichiarati di grande interesse storico e culturale e quindi tutelati dallo Stato) che documentano l'opera e la vita di due dei nostri maggiori compositori: l'Archivio Verdi di Sant'Agata, in provincia di Piacenza, e l'Archivio Puccini di Torre del Lago, in provincia di Lucca. Questi archivi contengono, tra l'altro, preziosi manoscritti musicali, fondamentali per studiare il processo creativo dei due musicisti. Ma non si sa dove e come i manoscritti siano conservati, non esistono inventari redatti secondo moderni criteri scientifici e i proprietari non permettono la consultazione degli stessi agli studiosi, contravvenendo a quanto previsto dall'art. 127 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. I firmatari chiedono che si ponga fine a questa situazione e che lo Stato intervenga per tutelare le ragioni della cultura, come avviene nei casi analoghi in tutti gli altri paesi europei.

 

Seguono le firme: 

Roberto Abbado, direttore musicale dell’Orchestra della Comunitat Valenciana

Salvatore Accardo, violinista e direttore d’orchestra

Alberto Arbasino, scrittore e giornalista

Rosellina Archinto, editrice

Daniel Barenboim, direttore musicale della Staatskapelle Berlino e della Staatsoper Unter den Linten

Giorgio Battistelli, compositore

Bernardo Bertolucci, regista, premio Oscar

Francesco Saverio Borrelli, magistrato

Mario Brunello, violoncellista

Renato Bruson, cantante lirico e insegnante di canto

Massimo Cacciari, filosofo e docente universitario

Bruno Cagli, musicologo, ex presidente dell’Orchestra di Santa Cecilia

Andrea Camilleri, scrittore e sceneggiatore

Riccardo Chailly, direttore principale del Teatro alla Scala e musicale del Gewandhaus Lipsia

James Conlon, direttore musicale della Los Angeles Opera e dell’Orchestra Nazionale della Rai

Azio Corghi, compositore

Plácido Domingo, cantante lirico

Ivan Fedele, compositore

Juan Diego Flórez, cantante lirico

Dario Fo, autore di teatro, attore, premio Nobel per la letteratura

Carlo Fontana, presidente Agis, ex sovrintendente della Scala

Luca Francesconi, compositore

Daniele Gatti, direttore musicale dell’Orchestre National de France e del Concertgebouw di Amsterdam

Gianluigi Gelmetti, direttore artistico e musicale della Filarmonica di Monte-Carlo

Adriano Guarnieri, compositore

Philippe Jordan, direttore musicale dell’Opéra di Parigi

Raina Kabaivanska, cantante lirica e insegnante di canto

Fabio Luisi, direttore musicale dell’Opernhaus di Zurigo e principale del Metropolitan di New York

Nicola Luisotti, direttore musicale dell’Opera di San Francisco

Claudio Magris, scrittore e germanista

Giacomo Manzoni, compositore

Michele Mariotti, direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna

Mario Martone, regista

Zubin Mehta, direttore musicale dell’Orchestra del Maggio Musicale e della Filarmonica di Israele

Francesco Meli, cantante lirico

Kent Nagano, direttore musicale dell’Opera di Stato e della Filarmonica di Amburgo

Gianandrea Noseda, direttore musicale del Teatro Regio di Torino

Antonio Pappano, direttore musicale delle Orchestre di Santa Cecilia e Royal Opera House

Michele Pertusi, cantante lirico

Maurizio Pollini, pianista e direttore d’orchestra

Salvatore Sciarrino, compositore

Renata Scotto, cantante lirica e insegnante di canto

Alessandro Solbiati, compositore

Peter Stein, regista 

Christian Thielemann, direttore musicale della Staatskapelle Dresden e del Festival wagneriano di Bayreuth

Marco Tutino, compositore

Uto Ughi, violinista

Fabio Vacchi, compositore

Umberto Veronesi, direttore scientifico onorario dell’Istituto Europeo di Oncologia

Alberto Zedda, direttore d’orchestra e filologo