9 Marzo 2007
Ascolti radio: ricerca telefonica cambia la classifica Audiradio

Non rilevati fino all’ultima indagine Audiradio,

gli utenti delle radio nazionali che hanno solo il cellulare premiano le emittenti più giovani. I dati indicano le radio ascoltate da coloro che non hanno il

telefono fisso e come incidono sugli ascolti complessivi. Le emittenti che crescono sono Radio 105, Deejay e Rtl.

Acqua Research, società

specializzata in ricerche di mercato, ha condotto uno studio per misurare in quale misura variano i dati di ascolto della radio se vengono intervistati anche i

possessori di telefono cellulare, ma non di utenza fissa. Come noto, infatti, Audiradio, la società che in Italia certifica gli ascolti radiofonici, ha fino ad

oggi intervistato solo questa seconda fascia della popolazione tralasciando quell’oltre 15% di italiani con età superiore agli 11 anni che ha abbandonato il

tradizionale telefono fisso per dotarsi unicamente di un apparecchio cellulare (fonte ISTAT 2005). Inoltre uno studio di Confindustria S&I/Anie pubblicato oggi

indica che i nuclei familiari che utilizzano solo i cellulari sono arrivati a 4 milioni.

I risultati della ricerca premiano le radio più giovani con delle

variazioni non trascurabili: è il caso di Radio 105, Deejay ed RTL 102,5 (vedi tabelle in allegato). Una classifica dell’ascolto basata solo tra i possessori di

un telefono cellulare, ma non di una utenza fissa, evidenzia poi altre curiosità: Radio Deejay guiderebbe gli ascolti con il 21,3%, seguita da radio 105 e RTL

102,5. Rai Radiouno, che è l’emittente più ascoltata per Audiradio, perde tra questo universo molte posizioni attestandosi al 7° posto.

Lo studio è stato

condotto da Acqua Research su invito dei propri clienti che si rivolgono alla società milanese per le proprie attività di pianificazione e di marketing. “Era una

richiesta a cui oramai bisognava dare risposta – spiega Davide Arduini, presidente di Acqua – stante la necessità delle aziende di ottimizzare sempre più i propri

investimenti in comunicazione verso un mezzo, quello radiofonico, che offre grandi potenzialità se ben utilizzato”.

“Metodologicamente – osserva Andrea

Cimenti, A.D. di Acqua – abbiamo seguito fedelmente l’operatività di Audiradio, così da poter effettuare una analisi differenziale sui risultati del 2° semestre

2006 della società, la quale dalla prossima rilevazione fornirà a sua volta un ampliamento a questo target. Tra il 25 gennaio e il 28 febbraio di quest’anno

abbiamo condotto 4.000 interviste telefoniche C.A.T.I. con un campionamento provinciale e un questionario del tutto simile a quello di Audiradio”.