21 Ottobre 2025
Assimoco ospita la mostra “Com’eri vestita?” e rinnova il suo impegno nella lotta alla violenza di genere

Il Gruppo sostiene il centro antiviolenza e cooperativa Cerchi d’Acqua e ospita a Milano la mostra itinerante, aperta a tutti. I visitatori che lo desiderano sono accompagnati in un percorso di introduzione alla mostra dai dipendenti di Assimoco, formati sui contenuti e sui temi della violenza di genere. 

Milano, 21 ottobre 2025 – Dal 20 al 29 ottobre, presso la sede del Gruppo Assimoco al Centro Leoni B – in via Spadolini 7 a Milano, sarà possibile visitare gratuitamente l’installazione “Com’eri vestita? – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, un progetto nato per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi sulla violenza di genere e per eliminare atteggiamenti accusatori verso le sopravvissute, focalizzando l’attenzione verso chi la violenza la compie, non su chi la subisce.

Assimoco, Società Benefit e parte del movimento B Corp, ha scelto di sostenere il centro antiviolenza Cerchi d’Acqua e la mostra rendendola accessibile alla cittadinanza, per contribuire alla riflessione sulla violenza e sui diversi tipi e le sfaccettature che questa può avere.

Questa iniziativa si inserisce nell’impegno di Assimoco verso la comunità e il territorio e a favore dell’inclusione sociale, del rispetto della persona e del suo benessere. In preparazione dell’evento, una ventina di dipendenti del Gruppo ha partecipato a un percorso di formazione dedicato, diventando guide e facilitatori per i visitatori in un percorso di introduzione all’esposizione.

Com’eri vestita?“, promossa da Cerchi d’Acqua, racconta attraverso 17 capi di abbigliamento e brevi testimonianze le storie di donne e bambine che hanno subìto violenza sessuale e abusi. Ogni indumento, accompagnato da parole essenziali e toccanti, diventa parte di un percorso di consapevolezza profonda contro la colpevolizzazione delle sopravvissute.

La mostra sarà aperta ai lavoratori dei due building del Centro Leoni, alla community delle B Corp e al pubblico esterno, previa registrazione sul sito www.assimoco.it

Nel corso della settimana è previsto anche un momento dedicato ai figli e alle figlie dei dipendenti, con l’obiettivo di avvicinare e sensibilizzare le nuove generazioni a un tema tanto delicato quanto di urgente attualità.

La mostra è stata inaugurata ieri con un dialogo tra due delle fondatrici di Cerchi d’Acqua, psicologhe e psicoterapeute Simona Scalzi e Francesca Scardi, Paola Conversano – operatrice d’accoglienza e responsabile della mostra, l’avvocata penalista e collaboratrice del centro antiviolenza Marta Buti e Claudia Abbruscato, D&I Manager di Assimoco, moderato da Sabrina Bonomi, professoressa di organizzazione aziendale e consigliera di BCC Assicurazioni, società del gruppo Assimoco.

Claudia Abbruscato, D&I Manager di Assimoco durante l’incontro ha commentato: “Sostenere questa mostra significa dare voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Con Cerchi d’Acqua condividiamo la convinzione che cambiare la cultura della violenza sia possibile solo partendo dalla consapevolezza e dall’ascolto. Per questo abbiamo voluto coinvolgere direttamente le nostre persone e le loro famiglie: l’inclusione, la dignità e il benessere della persona sono valori fondanti del nostro modo di fare impresa”

Cerchi d’Acqua, ha sottolineato durante l’incontro“Parlare di violenza in modo consapevole, rispettoso e dignitoso serve a creare una cultura in cui la sensibilità sociale permetta di evitare il perpetrarsi dell’atteggiamento accusatorio e inquisitorio che altro non ottiene se non che si accresca e si acuisca il senso di colpa e la vergogna delle donne che hanno subito una o talvolta più violenze. In cui il silenzio diviene l’unica alternativa”

I dipendenti e le dipendenti di Assimoco hanno promosso attivamente la mostra sul territorio, distribuendo materiali informativi nei punti di aggregazione sociale delle aree limitrofe alla sede, per stimolare la partecipazione e generare un vero movimento collettivo di sensibilizzazione.