11 Dicembre 2013
Autismo: arriva Blu(e), la tecnologia che aiuta a comunicare

E’ stata ideata dal team dell’area Special needs di Neocogita, con il supporto di Samsung, la nuova soluzione tecnologica Blu(e) che permette di dare voce a chi soffre di patologie come autismo e afasia.

Blu(e) è l’applicativo di nuova concezione che darà voce ai soggetti affetti da disturbi della comunicazione, come l'autismo e l'afasia. Un’applicazione da utilizzare con un tablet per dare una voce, naturale e non sintetizzata, ai bambini autistici come alternativa più comoda e immediata al tradizionale quaderno dei segni. Rispetto a quest’ultimo, Blu(e) permette di superare vari limiti, come la necessità di osservare il soggetto autistico mentre comunica attraverso l’interazione con i simboli contenuti nel quaderno, ma allo stesso tempo ne utilizza la medesima organizzazione ergonomica e visuo-spaziale.

L’applicazione potrà essere utilizzata da famiglie con bambini affetti da patologie legate alla comunicazione, da ospedali e aziende sanitarie.

Blu(e) è un comunicatore su tablet touchscreen, realizzato anche con la collaborazione di Samsung per la parte hardware, in grado di trasferire in digitale gli ausili analogici attualmente utilizzati per la Comunicazione Aumentativa Alternativa che sfrutta un sistema di simboli per favorire la verbalizzazione in soggetti affetti da autismo, ma non solo. Blu(e) può essere infatti una soluzione anche per i malati di Sla.

L’applicativo è completamente personalizzabile, in base all’età e al genere, dal singolo utente (da un genitore o da un assistente) che potrà utilizzare gli stessi simboli e la stessa organizzazione spaziale già appresa con l'ausilio cartaceo. E' inoltre dotato di un database audio di parole in lingue diverse, registrate appositamente da persone reali e differenziate in base a sesso e fasce d'età. Queste funzionalità sono rese disponibili agli utenti attraverso i tablet Samsung Galaxy Tab 2.

Il sistema si interfaccia a una piattaforma online che permette alla famiglia, o al terapeuta di creare configurazioni personalizzate per il singolo utente e di monitorare le performance. L'applicazione registra e invia all'area riservata web associata a ogni utilizzatore dati statistici di utilizzo, che vengono elaborati e presentati sotto forma di grafici. Ciò permette a ricercatori e terapeuti di effettuare screening della comunicazione ai fini di ottimizzare, migliorare e impostare interventi e training individuali mirati.

La sperimentazione di Blu(e) è attualmente in corso su dieci famiglie trentine con bambini tra i 10 e i 12 anni.