
Vedere film con un videoproiettore ad una qualità uguale o
superiore a quella della pellicola. Una rivoluzione tecnologica che inciderà in modo sostanziale sul futuro dell’industria cinematografica e della distribuzione.
Alla recente Mostra del cinema di Venezia, Lux Vide, Rai, Sony e Blue Gold hanno dimostrato come la qualità della lavorazione e proiezione elettronica sia ormai
del tutto competitiva con quella della pellicola tradizionale. La tecnologia si basa sul formato 24P (24 frame al secondo), e Sony la propone con la denominazione
CineAlta, già impiegata da registi del calibro di George Lucas e Win Venders. In sostanza con questa tecnologia si ottiene una lavorazione integralmente
elettronica, dalla ripresa alla proiezione, senza nessun compromesso qualitativo.
Blue Gold ha partecipato a questo progetto presentato alla Mostra del cinema
di Venezia che ha ottenuto uno straordinario consenso di pubblico con la proiezione di un cortometraggio dal titolo “Tempo Sospeso”, diretto da Elisabetta
Marchetti, con la sceneggiatura di Franco Bernini e Fiammetta Carena, prodotto da Lux Vide e Rai Cinema. Blue Gold ha curato tutte e fasi di post produzione
(edizione, grafica ed effetti speciali) con una catena interamente digitale ad alta risoluzione. Per la lavorazione sono stati utilizzati hardware e software
estremamente potenti per elaborare la grande quantità di dati richiesta dall’alta definizione; in particolare il software Inferno di Discreet Logic su hardware
Sylicon Graphic Onix2 con 8 processori R12000, e videorecorder Sony HDW-F500.
Riccardo Fausone, presidente del Gruppo Blue Gold ha dichiarato: “La
trasformazione della catena di produzione da pellicola a elettronico ha potenzialmente un impatto rivoluzionario sul mondo del cinema. Non solo le fasi di
lavorazione vengono ridotte eliminando i passaggi da pellicola a elettronico e viceversa, ma anche la distribuzione verso le sale potrà avvenire come per qualsiasi
altro supporto digitale, quindi via cavo o satellite, con la possibilità di fare arrivare in tempo reale anche nelle sale più sperdute i film appena usciti. Blue
Gold ha affiancato alla propria catena di lavorazione su pellicola (dallo sviluppo e stampa al transfer), anche una catena ad alta definizione video che ha
dimostrato, con questo cortometraggio, la possibilità concreta di sostituire il digitale al celluloide. La trasformazione della catena produttiva interamente in
digitale permette inoltre di sondare inesplorate possibilità nella convergenza tecnologica, integrando più mezzi digitali ed eliminando i tempi di adattamento o
aggiornamento senza alcun compromesso con la qualità”.