15 Dicembre 2005
Celia Dazzi riceve una menzione speciale alla prestigiosa manifestazione dedicata all’audiovisivo per la sua interpretazione nel corto “La Scarpa” prodotto da Haibun.

La casa di produzione Haibun ha prodotto il cortometraggio

“La Scarpa” che riceve ai Nastri d’Argento 2006 una menzione speciale per l’interpretazione di Cecilia Dazzi. La cerimonia di premiazione si tiene domani, 16

dicembre, a Roma.

I Nastri d’Argento sono il più antico e prestigioso riconoscimento per il mondo del cinema italiano, assegnato dal 1946 dai soci del Sngci

(Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani) e destinati ai migliori film di lungo e cortometraggio, ai loro autori, interpreti, tecnici e

produttori.

Il corto “La Scarpa” realizzato da Haibun è diretto da Andrea Rovetta (che ha scritto anche soggetto e sceneggiatura) ed è interpretato

dall’attrice romana Cecilia Dazzi.?La storia comincia con una donna che viene svegliata dallo squillo del cellulare: è il suo ragazzo che dalla stazione, in attesa

di prendere il treno, le comunica brutalmente che la loro relazione è finita. Lei, dopo un attimo di smarrimento, inizia a vestirsi in fretta. Si precipita in

strada e comincia a correre. Dopo qualche isolato si trova trafelata di fronte a una vetrina dove sono esposte delle belle scarpe a punta. Si ferma, torna

indietro, le guarda, entra nel negozio e con il fiatone chiede alla commessa un paio di quelle belle scarpe. Paga ed esce, sempre di corsa. Prende un taxi, e

arriva in stazione, raggiunge la banchina dove il suo ragazzo sta per salire sul treno. Lo chiama, lui si volta, si guardano languidi e pieni di malinconia negli

occhi…. poi lei fa un passo indietro e gli tira un violentissimo calcio negli stinchi. Se ne va sorridendo e lasciando lui dolorante e zoppicante.

Il

modello di scarpa scelto per il cortometraggio, punta sfilata e tacco a spillo, è un classico in coccodrillo di Salvatore Ferragamo ed è legato particolarmente

all’arte della seduzione femminile: è lo stesso che calzò Marilyn Monroe e contribuì a rendere il suo modo di camminare così sensuale.