25 Settembre 2007
Con TeleMutuo da oggi la portabilità del mutuo è una realtà

Da oggi grazie a TeleMutuo è possibile la

surrogazione del mutuo prevista dalla legge Bersani già dallo scorso febbraio. Ora chi ha un mutuo diventato troppo caro può chiuderlo e riaprirlo con un’altra

banca, senza tutti i costi della sostituzione.
La liberalizzazione e la concorrenza tra i mutui dalla teoria diventa ora pratica. Secondo la legge Bersani chi

ha sottoscritto un mutuo può chiedere di trasferire il vecchio mutuo a un’altra banca senza l’obbligo di cancellare la vecchia ipoteca (che fa da garanzia al nuovo

finanziamento) e senza perdere i benefici fiscali previsti per la prima casa. Una possibilità però fino ad oggi rimasta sulla carta in quanto nessuna banca l’ha

attuata.

Con TeleMutuo ora è davvero possibile cambiare le condizioni del proprio mutuo anche rinegoziandolo con una banca diversa da quella con cui lo si è

sottoscritto, ma senza che sia necessaria la cancellazione della prima garanzia ipotecaria, in quanto viene semplicemente trasferita dal vecchio mutuo a quello

nuovo. Rispetto alla sostituzione questo evita di ripetere il pagamento dell’imposta e di affrontare la cancellazione e la nuova iscrizione dell’ipoteca da parte

del cliente.

Il servizio offerto per la prima volta da Telemutuo sblocca una liberalizzazione rimasta solo sulla carta. I consulenti di TeleMutuo calcolano

per ogni cliente l’incidenza delle spese di sostituzione in modo da verificarne l’effettiva convenienza tenendo conto della differenza del tasso, del capitale

residuo e della durata residuale. Si tratta di calcoli che possono essere anche complessi che un esperto al proprio fianco aiuta a capire.. E in questo caso

l’esperto non costa nemmeno nulla.
Inoltre TeleMutuo rimborsa ai propri clienti i costi di perizia e azzera i costi di istruttoria. In questo modo l’atto

notarile è l’unica spesa che il cliente deve affrontare, ma con un costo decisamente ridotto rispetto a un atto di mutuo classico, visto che in questo caso

l’ipoteca non va iscritta.

“Molti sentono il bisogno di passare al tasso fisso per stare più tranquilli. – afferma Luca Parisotto, amministratore unico di

TeleMutuo – In questo caso ciò che conta è stipulare un contratto che presenti un tasso che non rischi di diventare oneroso in futuro, quando i tassi variabili si

ridurranno. A nostro avviso il tasso limite è il 5%. Si può valutare eventualmente un 5,5% sulle durate più lunghe. Con le convenzioni TeleMutuo sono livelli

ancora raggiungibili!”