6 Novembre 2015
Contro il disagio da disoccupazione nasce lo Standupificio

Ricominciare da se stessi, rimettersi in piedi: dal termine inglese “to stand up”, alzarsi, ha origine la nuova iniziativa dell’associazione Dentro un quadro. A Milano, il 30 novembre tutti potranno partecipare allo Standupificio con attività non convenzionali, set video, un assaggio teatrale e giochi, tra cui il quiz “Chi vuol essere meno precario”, tutti basati su saperi psicologici e psicoterapeutici scientificamente fondati ed efficaci per ridurre il disagio causato dalla difficoltà di reinserirsi nel mondo del lavoro.

 

6 novembre 2015 – Il disagio da disoccupazione esiste: inizia con l’incapacità di ritrovare lavoro dopo un periodo prolungato di inattività e lo scoraggiamento nel continuare a cercarlo, seguito poi da stress fisico e psichico, ansia, depressione, disturbi psicosomatici, fenomeni di immobilità e ritiro sociale. Da questa situazione di emergenza, dove il tasso di disoccupazione secondo l’Istat a settembre 2015 raggiungeva l’11,8%, si può uscire, anche grazie a interventi psicologici e psicoterapeutici mirati. Gli stessi cui hanno fatto riferimento i professionisti dell’associazione Dentro un quadro che scendono in campo con una iniziativa originale, importante ma al tempo stesso costruita all’insegna della leggerezza. Si tratta dello Standupificio: un luogo e un evento pensato per restituire alle persone la capacità di rimettersi in piedi, con pratiche e attività utili per ricominciare da sé. 

 

L’iniziativa si terrà a Milano, dove il Comune ha già dato il suo patrocinio, il prossimo 30 novembre e godrà della collaborazione, fra gli altri, di Casa dei Diritti, di Celav – Centro mediazione lavoro del Comune di Milano, dell’associazione di politica professionale AltraPsicologia e delle associazioni GuizArt ed El Modernista. “Il nostro primo obiettivo è contribuire all’abbattimento delle barriere culturali ed economiche che spesso impediscono a molte persone l’accesso a forme di intervento sul benessere psicologico oggi quanto mai indispensabili”, dice Serena Basile, presidente di Dentro un quadro e psicoterapeuta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC). “Il tema centrale dell’evento è il disagio da disoccupazione e l’importanza di recuperare e riscoprire le proprie risorse per farvi fronte, vincendo in questo modo forme inevitabili di scoraggiamento che spesso sconfinano in sintomatologie d’ansia e depressione invalidanti, quando non in sintomatologie da traumatizzazione vera e propria. Siamo nell’era delle start-up, ma molte persone hanno prima bisogno di “stand up”, cioè di rialzarsi, e a questo servono psicologia e psicoterapia.”

 

Dopo il convegno scientifico non convenzionale dell’anno scorso “Non ho più pane nel piatto”, quest’anno va in scena lo Standupificio. Il programma della giornata del 30 novembre sarà composto da una prima parte pomeridiana, dalle 14 alle 18, presso la Casa dei Diritti del Comune di Milano (via De Amicis 10), dove psicologi e psicoterapeuti qualificati si renderanno disponibili gratuitamente nelle attività di Tutti su da terra!, laboratorio di psicologia pratica. Chi è interessato a partecipare deve farne richiesta scrivendo all’indirizzo: segreteria@dentrounquadro.it

 

La serata, invece, si svolgerà all’insegna dell’intrattenimento finalizzato a consentire ai partecipanti un’esperienza personale e relazionale utile e al contempo festosa, incentrata sulla valorizzazione delle proprie risorse personali e della cooperazione fra pari come chiave di volta per un possibile cambiamento sociale. Dalle 19 l’appuntamento sarà al Revolution Café di via G. Fantoli 7 (ex Cactus Juice Café) dove gli ospiti potranno mettersi alla prova in attività pratiche permanenti di natura non convenzionale e fondate sul sapere scientifico psicoterapico. Si potrà partecipare al gioco a quiz “Chi vuol essere meno precario”: i partecipanti saranno raggruppati in squadre in base al modo in cui ritengono di cercare lavoro – ci saranno i “coraggiosi”, gli “instancabili”, i “creativi” e i “relazionali”. Le domande verteranno su possibili strumenti e modalità mutuati dalla psicoterapia cognitivo comportamentale per ricominciare da sé. 

 

Sarà allestito un set video organizzato dalla casa di produzione Bedeschifilm, per tutti i partecipanti che, supportati in loco da un terapeuta per l’individuazione dei loro punti di forza professionali, desidereranno realizzare il proprio spot promozionale di 30’’. Gli spot verranno resi disponibili successivamente all’evento e potranno essere utilizzati da ciascuno per autopromuoversi, ad esempio nei canali social. E’ prevista anche una breve pièce teatrale a cura della compagnia teatrale Alma Rosé, dal titolo “Caring Angels” sul malaffare tutto italiano che caratterizza i concorsi pubblici e sulla cooperazione fra pari come risorsa per evitare sottomissione e rassegnazione. E poi molto altro ancora: dal muro di rabbia per esprimere come ci si sente quando si perde il lavoro, a Change! per riflettere sull’influenza del modo di rappresentarsi le cose su come stiamo, fino a perle a catena, costruite dagli ospiti con il supporto di un terapeuta che aiuterà a mettere a fuoco il proprio “essenziale”, cioè ciò che per ognuno ha valore autentico e dunque, anche in momenti delicati come i periodi di disoccupazione, rimane. L’associazione GuizArt realizzerà performance artistiche interattive fondate sull’arte del riciclo, la stessa con la quale sono realizzati gli allestimenti della festa con la collaborazione dell’associazione El Modernista.

 

L’evento è patrocinato dal Comune di Milano, dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia e da SITCC sezione Lombardia.

 

Per maggiori informazioni: www.dentrounquadro.it