16 Aprile 2024
Da MCE Lab i consigli per la gestione della seconda casa

Il mercato delle seconde case non conosce crisi: come scelta per le vacanze o come investimento, in Italia i dati dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, elaborati con Enea ed I-Com, confermano un aumento del 28 per cento degli acquisti, a fronte del calo delle compravendite nel 2023 (-10%). Risultano in crescita anche le transazioni di unità a elevate prestazioni energetiche; questo perché la casa si conferma l’investimento più ricercato e sicuro a tutela dei risparmi delle famiglie italiane, a partire dalla sostenibilità energetica, e quindi economica, dell’immobile.
La scelta del sistema di riscaldamento per le seconde case segue generalmente dei criteri diversi da quelli adottati per l’abitazione “primaria”; non per questo la si deve considerare un’abitazione da “serie B”, dovendo rispondere alle stesse norme che regolano la casa primaria. Non sono infatti così infrequenti i casi di seconde case diventate poi residenze definitive.
Nelle seconde case, spesso non abitate per periodi anche lunghi, uno dei problemi più comuni è quello dell’accumulo di umidità, che può portare alla formazione di muffe. Queste non solo possono danneggiare la struttura dell’edificio, ma sono pericolose per la salute, dal momento che in molti casi sono causa di allergie e problemi respiratori. “Quando la casa non è utilizzata conviene che venga mantenuta una temperatura di base continua, attorno ai 6-8°, in funzione antigelo. – suggerisce il prof. Giuliano Dall’O’, Coordinatore di MCE Lab e Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento ABC (Architecture, Built environment and Construction engineering) del Politecnico di Milano – Quando invece la casa è abitata, è importante avere una soluzione capace di rinnovare l’aria, permettendo di mantenere un livello di umidità ottimale. Questo sistema deve altresì essere in grado di attivarsi solo quando la casa viene effettivamente utilizzata, per contenere i costi di gestione.”
Altro elemento da considerare è senz’altro il periodo dell’anno in cui viene maggiormente utilizzata la seconda casa. “Se si tratta di una casa al mare è verosimile che venga utilizzata maggiormente durante il periodo estivo, quando le temperature sono più elevate. Di conseguenza, bisognerà assicurarsi che il sistema scelto possa garantire una buona climatizzazione dell’ambiente; – continua il prof. Dall’O’ – al contrario se si tratta di un immobile in montagna è più probabile che il periodo invernale venga privilegiato: in questo caso, si deve propendere per una soluzione capace di assicurare un habitat confortevole anche con temperature più rigide. Per quanto riguarda gli impianti, nelle seconde case sono da privilegiare gli impianti ad aria perché possono mantenere delle condizioni di base a bassa temperatura durante tutto l’anno ma in presenza di persone possono riscaldare gli ambienti rapidamente.”
Oggi la tendenza dell’acquisto della seconda casa è per metterla a reddito, investendo e trasformandola per l’home sharing; questo porta una serie di responsabilità per il comfort abitativo dell’ospite temporaneo.
Cresce la sensibilità green, che spinge verso soluzioni a basso impatto ambientale, e cresce la ricerca di sistemazioni dalle tipologie più diversificate. “In questo caso è fondamentale la manutenzione e la gestione, per garantire il suo valore e la funzionalità, pianificando una manutenzione regolare della casa, compresi i controlli periodici dell’impianto idraulico e dell’elettricità, la pulizia e la manutenzione di terrazzo o giardino.! – conclude il prof. Dall’O’.