16 Agosto 2006
Dopo sessantadue giorni di successi si chiude il Festival LatinoAmericando. Più di 850.000 gli spettatori amanti di musica, cibo e cultura

Sono stati 861,000 i visitatori che hanno partecipato al Festival LatinoAmericando 2006 che si è chiuso ieri ad Assago. Il grande

evento europeo segna un nuovo successo di pubblico, coinvolto nei sessantadue prestigiosi concerti, e nelle numerose mostre, proposte e iniziative culturali. Il

festival ha portato a Milano migliaia di stranieri provenienti dall’ America Latina e da diversi paesi europei. La soddisfazione del patron del festival

L’evento di ferragosto, conclusivo del festival, è stato il pirotecnico Gran Carnaval. Nel corso della serata di ieri sono stati rappresentati tutte le

affascinanti feste in costume dell’area latinoamericana: dal Carnevale di Rio al pasacalles andino del Carnevale Boliviano.

E’ molto soddisfatto Juan Josè

Fabiani, patron del festival: “Ancora una volta i tanti appassionati del mondo latinoamericano, di qualsiasi nazionalità, hanno premiato la qualità del nostro

evento e tutto ciò che il festival ha offerto in termini di cultura, gastronomia e opportunità turistiche. I concerti sono stati indubbiamente l’attrattiva più

forte, ma anche lo spunto per far conoscere una cultura così vasta e così vicina a quella italiana. Ricordo solo, tra le tante, le performance di Pablo Milanés,

Daniela Mercury, Larry Harlow, Gilberto Gil, Juanes, Gilberto Santa Rosa e Chucho Valdés, tutte star di livello mondiale”.

Ma Fabiani tra i fiori

all’occhiello della manifestazione indica anche due mostre permanenti che hanno stimolato l’attenzione e la curiosità dei visitatori: “La mostra sulla foglia di

coca (‘la Foglia Sacra degli Dei’) ha presentato una realtà complessa, ma per molti aspetti ancora sconosciuta in Italia, con delle forti componenti scientifiche e

religiose; quella dedicata allo humour grafico nel mondo del calcio ha presentato bozzetti dei più grandi vignettisti italiani e sudamericani proprio nel pieno del

delirio collettivo dei mondiali, proponendo una lettura diversa e dissacrante di uno sport che rappresenta uno degli anelli di congiunzione tra la cultura italiana

e quella latinoamericana”.
Dal punto di vista dell’affluenza del pubblico è doveroso sottolineare un trend di crescita ininterrotta da 16 anni, a dimostrazione

che l’offerta del festival è costantemente di alto livello e non legata a mode passeggere: oltre 8 milioni di visitatori in 16 anni testimoniano il calore e

l’allegria che LatinoAmericando ha regalato a Milano, imponendosi come proposta che realmente può avvicinare persone di etnie e fasce sociali diverse.

La

passione che Fabiani riversa nella realizzazione dell’evento gli consente oggi di suggerire una chiave di lettura a sfondo sociale: “In generale il festival viene

vissuto come un momento di festa e di spensieratezza, come è giusto e doveroso che sia, ma al tempo stesso proprio questa atmosfera particolare che si può

respirare qui, riesce a creare un clima coinvolgente e positivo, dove diventa possibile anche l’incontro costruttivo fra culture e persone differenti, al di fuori

di ogni pregiudizio. Inoltre grazie a iniziative particolari come le mostre ed incontri culturali e alla ricca esposizione con dimostrazioni dal vivo del migliore

artigianato locale il festival riesce a portare una testimonianza autentica della variegata realtà del mondo latinoamericano. Non bisogna mai dimenticare che

stiamo parlando di una cultura millenaria…”.

Fabiani coglie inoltre con soddisfazione la perfetta simbiosi tra gli aspetti di natura sociale e quelli

commerciali: “Nel corso degli anni il festival è cresciuto fino a essere riconosciuto come una grande fiera espositiva di prodotti latinoamericani e punto

d’incontro tra varie culture. Il nostro proposito è quello di essere presto una vera e propria EXPO dell’America Latina, e di raggiungere in pieno l’obiettivo di

far conoscere ai visitatori di ogni nazionalità il mondo latinoamericano, le sue antiche tradizioni, la sua cultura, il suo vasto e variegato territorio”.

Assai significativi, infine, anche i dati di questa edizione legati al consumo in ambito gastronomico: ricordiamo, tra gli altri, 247.000 piatti serviti,

130.000Kg di carni argentine, brasiliane e di ogni tipo, 7.000 Kg di paella, 57.000 churros, i dolci golosissimi con crema alla nocciola o dulce de leche. I bar

hanno servito più di 118.000 birre, oltre 15.000 litri di rhum, 18.000 Kg di frutta, quasi 100.000 caffè e tantissima cachaça per la popolare “caipirinha”!

L’appuntamento è ora per l’estate del 2007.

Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata

all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione della Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante

attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un evento unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago

e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante che da sempre è in cima all’immaginario europeo