12 Luglio 2005
Ecco Tito Nieves, il “Pavarotti della salsa”

Mercoledì 13 luglio al Festival LatinoAmericando Tito Nieves, tra i

più grandi interpreti del genere salsa

Soprannominato il “Pavarotti della salsa” per la sua voce potente, Tito Nieves porterà sul palco del festiva le

sue straordinarie doti vocali e la sua personalità carismatica mercoledì 13 luglio con un concerto travolgente in cui canterà grandi successi come “De mì

enamòrate”, “Asì mismo fue” e “Fabricando Fantasìas”.

Da ormai molti anni uno dei migliori esponenti dele genre della salsa, Tito Nieves nasce a Rio Piedras

in Porto Rico, cresce a New York a contatto con una grande comunità latina dove si nutre di musica tropicale, blues e pop. Ma è agli inizi degli anni ’80 che la

sua carriera arriva ad una svolta decisiva con l’incontro di Ramon Castro e Ramon Rodriguez con cui forma uno dei gruppi storici della salsa anni ’80: i “Conjunto

Clasico”.
Grazie alle sue straordinarie doti artistiche, Tito porta la band al successo in tutto il Caribe ed entra nei cuori latini di ogni luogo. Nel 1988

esce il suo primo album da solista “Classic” con cui vince il disco d’oro.

Da qui una la sua carriera diventa una lunga catena di successi: tra i numerosi

premi tre Ace Award, il Globo Award come “Miglior interprete di musica tropicale” nel 1999 e una nomination al Grammy Award nella categoria “Miglior album di

salsa” nel 2002.

Discografia: tra i suoi ultimi successi “Yo Quiero Cantar”, “Un Tipo Comun”, “Rompecabeza”, “Dejame Vivir” e “Muy Agradecido”

Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una

tradizione della Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative

offerte. Un evento unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago e del divertimento con quello informativo su un continente

affascinante che da sempre è in cima all’immaginario europeo.