Ekò è la prima lampadina ecologica al mondo realizzata con materiali
riciclati.
Sarà utilizzata dal FAI Fondo Ambiente Italiano nelle sue proprietà.
E’ prodotta da Wiva Group, azienda fiorentina specializzata nella
produzione di sorgenti luminose e materiali elettrici.
28 ottobre 2009 – In occasione di Ecomondo, Wiva Group presenta in anteprima Ekò. La prima lampadina
ecologica realizzata con materiali riciclati, ottenuti principalmente da lampade giunte al termine del loro ciclo di vita. Si tratta di un prodotto rivoluzionario
che nasce dall’attività interna di ricerca e sviluppo di Wiva Group. Ekò è una lampada a risparmio energetico, fluorescente compatta ed elettronica, che utilizza
la metà del mercurio attualmente usato per il funzionamento di questa tipologia di sorgenti luminose, senza peraltro diminuire il livello di alcuna prestazione
tecnica. Tutte le lampadine distribuite a marchio Viva da Wiva Group contengono da settembre 2009 meno di 2,5 mg di mercurio (la soglia consentita per legge è di 5
mg). Anche il packaging è composto al 100% di materia riciclata. Un altro aspetto non secondario è la durata: Ekò ha una vita di circa 10.000 ore, circa 7 volte
maggiore rispetto alle lampadine normali.
Il primo passo realizzato dal laboratorio di ricerca Wiva Group nello sviluppo di Ekò consiste nel recupero di
mercurio e fosfori dalle lampadine giunte al termine del loro ciclo di vita. Successivamente la rigenerazione è completata con gli altri materiali: vetro,
plastica, metalli, ecc.
Il debutto di Ekò si arricchisce di prestigio anche grazie alla collaborazione con il FAI-Fondo Ambiente Italiano, che utilizzerà la
lampadina nelle sue proprietà in tutta Italia. L’obiettivo comune è la protezione dell’ambiente e la sensibilizzazione alla riduzione dei materiali inquinanti.
Dice Costanza Pratesi, responsabile Ufficio Paesaggio e Territorio del FAI: “Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa per dare un segno concreto della
nostra attenzione alla tutela ambientale. L’ecosostenibilità è uno dei valori che da sempre ci contraddistingue, di pari passo con la protezione del patrimonio
artistico e naturalistico. La luce che illuminerà i luoghi del FAI sarà così una luce “verde”, proprio perché originata dal riutilizzo di materiali, tra cui alcuni
inquinanti”.
Giuseppe Ranieri, amministratore delegato e fondatore di Wiva Group, afferma: “Ekò dimezza la potenzialità di inquinamento delle sorgenti a
basso consumo, ma soprattutto risolve il problema dello stoccaggio delle merci riciclate attraverso il loro riutilizzo. In questo modo si instaura un circolo
virtuoso, che auspichiamo sia preso in considerazione e seguito anche da altre aziende. Per questo motivo abbiamo deciso di non brevettare Ekò”.