23 Novembre 2022
Equilibío: il progetto per interagire in tempo reale con la natura di YOCOCU APS e Fondazione Territorio Italia

Venerdì 25 e sabato 26 novembre YOCOCU APS e Fondazione Territorio Italia saranno ospiti a Futuro Remoto, il festival nazionale della scienza realizzato da Città della Scienza di Napoli con il sostegno della Regione Campania. Il progetto in esposizione sarà Equilibío, un’installazione che genera l’interazione fisica e in tempo reale tra persona e natura. L’installazione sarà aperta al pubblico nel foyer della Sala Newton. Il progetto di sensibilizzazione andrà avanti dopo il festival con esposizioni itineranti nelle scuole.

L’iniziativa è realizzata anche con il supporto dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Al festival di Napoli saranno mostrati tre effetti diretti indotti dall’interazione tra il genere umano e le piante. Ogni postazione sarà costituita da una pianta che con il supporto di un pannello esplicativo suggerirà al visitatore come attivare i sensori applicati alla pianta e ricevere da lei un feedback istantaneo visibile su uno schermo. Suoni, luci, cambiamenti cromatici del terreno saranno restituiti dalla pianta stessa in base alla tipologia di interazione generata.

I temi principali sui quali sarà possibile interagire con le piante sono: interrelazione, ovvero l’influenza delle persone sull’ambiente, questione di habitat, che approfondisce il problema della cementificazione in città, e il Climate Change, ovvero come l’aumento dei gas serra in atmosfera sta causando un cambiamento climatico a livello mondiale con conseguenze come siccità diffusa.

L’obiettivo finale del progetto è quello di dimostrare come il genere umano sia l’unico componente in natura che può modificare il proprio comportamento per il benessere della natura stessa. L’essere umano è parte della natura e quindi costantemente in connessione con essa, attraverso interazioni che spesso portano a disequilibri di tutto l’ecosistema.

Andrea Macchia, Presidente YOCOCU APS, commenta: “Vi è la necessità per sensibilizzare di mostrare gli effetti del nostro agire come genere umano, sia diretti che indiretti. Spesso non ne siamo coscienti per cui non cambiamo il nostro stile di vita. Riuscire a informare è il primo step per innescare scelte consapevoli”.

Daniela Ducato, Presidente di Fondazione Territorio Italia, aggiunge: “L’intero ecosistema è influenzato da qualsiasi nostra azione, anche dal semplice respiro. Le piante che hanno più del doppio dei sensi degli umani, in questo exhibit moltiplicano la nostra sensibilità e ci aiutano a entrare in relazione con loro per scoprire che anche un nostro piccolo gesto produce reazioni, trasmettendo effetti e conseguenze di questo impatto. Questa installazione ci aiuta a entrare in ascolto con la pianta, ci fa capire che tutto, persino il nostro tono di voce, può influire sul suo benessere o malessere. La pianta con le sue reazioni alle nostre sollecitazioni ci fa da specchio, ci indica eventuali squilibri, ci guida all’empatia, ci educa a un approccio rispettoso, sensibile e non violento dei nostri comportamenti. La non violenza in ogni sua forma: sul suolo, sull’acqua, sui paesaggi, sulle persone è l’unica strada possibile per ritrovare un sano equilibrio con il pianeta e con la nostra natura interiore. Per questa ragione il progetto Equilibío continuerà nelle scuole italiane, per imparare, dalla nostra relazione con le piante, a esercitare “la non violenza”, allenare il rispetto e la nostra migliore umanità”.

Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV, conclude “L’elevata antropizzazione del pianeta ha modificato profondamente l’equilibrio degli elementi sul quale poggia la nostra stessa esistenza. I processi naturali sono degli acuti indicatori dello stato dell’ambiente: la desertificazione, gli eventi meteo estremi sempre più frequenti, o l’inaridimento biologico, sono tutte manifestazioni delle reazioni delle piante alle trasformazioni dell’uomo sul sistema  Terra. Osservare l’ambiente e capirne le variazioni significa osservare quanto l’essere umano sta incidendo sull’equilibrio del pianeta, al fine di proteggerlo e proteggerci”.