
Secondo le rilevazioni ufficiali elaborate dal
Centro Studi CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, l’Associazione Italiana dei Costruttori e Utilizzatori di macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre
ornamentali, le esportazioni di tecnologie lapidee italiane relative al primo semestre 2008 hanno fatto registrare un buon +7,92% in valore rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, assestandosi sui 434 milioni di euro complessivi. Le statistiche saranno diffuse ufficialmente nel corso della prossima edizione di
MARMOMACC, Mostra Internazionale di Pietre, Design e Tecnologie, in programma a Verona dal 2 al 5 ottobre.
Il trend positivo delle esportazioni di macchine
ed attrezzature per la lavorazione dei materiali lapidei già registrato nel primo trimestre di quest’anno (+1,2%), ha trovato conferma anche nella rilevazione
semestrale, che fa segnare una crescita di quasi 8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2007, passando da 402.231.372 a 434.083.748 ?.
“Si tratta
di indicazioni confortanti che testimoniano – pur in un contesto economico internazionale tutt’altro che esaltante – dello stato di tenuta di uno dei settori
d’eccellenza del made in Italy – commenta Flavio Marabelli, Presidente di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE -. La predominanza delle macchine e della tecnologia
italiana sui mercati esteri resta un dato inconfutabile, come ci viene confermato anche dai contatti con le aziende Associate e con gli operatori internazionali
del settore, che ribadiscono la fiducia nella stabilità del mercato anche per i prossimi mesi”.
Passando in rassegna la classifica dei paesi buyers, il dato più
rilevante è sicuramente l’offuscamento del ruolo degli Starti Uniti come primo mercato di destinazione per il nostro export. Dopo il significativo calo del 2007
(-31%) anche il primo semestre 2008 fa registrare un brusca frenata per le nostre esportazioni, passate da 46,6 a 29,2 milioni di Euro (-37,2%). “Pur rimanendo uno
dei primi mercati di destinazione, gli Stati Uniti stanno conoscendo una crisi economica che investe tutti i settori dell’economia – spiega Marabelli -. La crisi
statunitense, inoltre, coinvolge in maniera indiretta tutti quei paesi produttori di materiali lapidei che sono fortemente dipendenti dagli acquisti USA, come il
Brasile e la Spagna, con pesanti contraccolpi di riflesso per le nostre esportazioni di macchine in questi contesti”. Piuttosto netta, infatti, anche la
diminuzione fatta segnare dalla Spagna (-26,1%), passata da 32,5 a 24 milioni Euro di import e che tuttavia rimane un mercato fondamentale per le nostre aziende,
assestandosi al quarto posto nella classifica dei paesi acquirenti.
Un calo, quello delle esportazioni verso gli Stati Uniti ed i paesi ad esso collegati, che è
stato controbilanciato dalla forte crescita di mercati come quello indiano e quello russo. L’ottima performance fatta registrare dall’India, le cui importazioni
sono passate da 19 a 33,6 milioni di Euro (+76,6%), collocano il paese asiatico al primo posto nella classifica dei paesi di destinazione di macchine e
attrezzature italiane per la lavorazione dei materiali lapidei. Segue al secondo posto la Russia, le cui importazioni nei primi sei mesi dell’anno hanno
registrato uno straordinario +204% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 10,8 a 33 milioni di Euro. Di segno decisamente positivo anche i
dati relativi alla Turchia (5° buyers con 21,4 milioni di Euro, +40,9% rispetto al primo semestre 2007), all’Egitto (6° con 18,7 milioni, +44,2%) e Arabia Saudita
(passata da 12,6 a 16,2 milioni, +28,4 %).
Indicazioni nel loro complesso incoraggianti quelle del primo semestre 2008, dunque, che tuttavia non possono far
passare in secondo piano le previsioni al ribasso per i prossimi mesi: “La sfida per le nostre aziende si giocherà sulla capacità dei nuovi buyers emergenti di
compensare la diminuzione delle nostre esportazioni negli Stati Uniti e nei paesi ad esso strettamente collegati – osserva il Presidente Marabelli -. Un importante
contributo al successo dei nostri prodotti verrà dalla crescente domanda proveniente dai grandi mercati lapidei in via di sviluppo, come l’Area del Golfo Persico,
il blocco ex sovietico e i paesi di nuova adesione UE, che sono state e saranno nei prossimi mesi oggetto di importanti ed incisive iniziative formative e
promozionali da parte di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE e delle Aziende Associate”.