Milano, 17 maggio 2022 – Sabato 21 maggio alle ore 11.00 Daniela Ducato, presidente di Fondazione Territorio Italia, sarà al Salone Internazionale del Libro per portare la sua testimonianza in ambito di architettura di pace. In occasione della presentazione del libro La bellezza salverà il mondo, Venti storie di donne ecocreative per un futuro sostenibile, edito da Navarra Editore, Daniela Ducato, tra le protagoniste del libro, illustrerà due progetti di Fondazione Territorio Italia che rappresentano la continuazione della sua storia tra Innovazioni Sartoriali e Green Conservation.
Il primo progetto mescola qualità e carismi per garantire una seconda chance a persone e cose. Lo fa attraverso la realizzazione di nuovi prodotti ecologici, richiesti dal mercato e ad alto valore etico, promossa insieme a un’ampia rete di sinergie, sotto il coordinamento di Luciana Delle Donne, Fondatrice dell’associazione «Made in Carcere» e in collaborazione con Green Heroes. Fondata da fondata da Kyoto Club e diretta da Annalisa Corrado, Green Heroes è la rete di eccellenze del Made in Italy che vede tra i suoi protagonisti e testimonial Alessandro Gassmann. In sinergia con Green Heroes si concretizza anche il secondo progetto presentato da Daniela Ducato a Torino: si tratta della Green Conservation, per una gestione e manutenzione responsabile dei beni culturali simbolo dell’Italia nel mondo.
Dopo gli interventi già effettuati ad Agrigento nella Valle del Templi e in Piazza dei Miracoli a Pisa,Fondazione Territorio Italia ha organizzato un intervento di Green Conservation nell’area industriale Macchiareddu a Cagliari, dove circa 200 ettari di suolo sono recuperati in agri-fotovoltaico per produrre energia solare.
La tecnica praticata con il sistema Herbeeside usa additivi vegetali con il 100% di ingredienti eccedenti recuperati dallo spreco alimentare (spreco zero anche nella tecnologia). È la prima brevettata in Europa a vantare queste unicità e normata per il biologico.
A Cagliari, in modo particolare, questa tecnica si è resa obbligatoria perché nella zona degradata dell’area industriale ci si è avvalsi per il suo recupero dell’agrifotovoltaico, ossia vasti terreni con impianti di fotovoltaico contemporaneamente coltivabili. Sistema indicato per i terreni più aridi, con poca acqua, a cui si assicura anche una quota di ombreggio.
Il trattamento con Herbeeside evita l’inquinamento del suolo, limita i rischi in caso di incendi e scongiura la rottura dei pannelli causata della manutenzione tradizionale con i decespugliatori. Spesso nella gestione dei parchi fotovoltaici si preferisce fare uso di sistemi di diserbo immettendo pesticidi e erbicidi. In questo modo si produce energia pulita ma si inquinano suolo, falde acquifere e aria. Stessa cosa accade nella gestione della detergenza dei pannelli agrifotovoltaici. Per il loro posizionamento in prossimità del suolo richiedono una frequente manutenzione, necessaria per tenere pulita la superfice di captazione solare.
Daniela Ducato dice: «Poter raccontare, in una vetrina così prestigiosa come il Salone del Libro, i più recenti progetti che vedono Fondazione Territorio Italia protagonista in modo concreto nella sostenibilità economica, sociale e ambientale è per noi un’occasione molto preziosa per affermare che non può esistere bellezza senza salute. Proteggere la biodiversità in ogni sua forma è una questione di responsabilità sociale che la Fondazione concretizza in ogni sua attività».
Eugenio Cavalli, di Herbeeside, evidenzia come a Cagliari «la campagna Green Conservation, grazie all’uso di additivi 100% vegetali, consente la riduzione dei costi di gestione rispetto alle tecniche tradizionali. Ma soprattutto impatta positivamente con l’ambiente circostante salvaguardando insetti impollinatori e insetti utili in un polmone verde di circa 200 ettari di estensione, totalmente pesticide free».
Daniele Marras, socio fondatore della MV Progetti srl, società con oltre 1 GW di impianti FV autorizzati e in corso di realizzazione, aggiunge: «L’applicazione di questo modello virtuoso consentirà di realizzare un intervento che sia non solo a minore impatto ambientale ma soprattutto funzionale alle attività agricole limitrofe».