30 Maggio 2009
Giorgio Schultze a Codogno per parlare di rinnovabili

Il piano interprovinciale Lodi – Cremona
per un

distretto bioenergetico va integrato col solare

Domenica 31 maggio 2009 ore 17.00
Sala mostre vecchio comune ospedale Soave
Via dei Canestrai 3 –

Codogno

Giorgio Schultze, candidato indipendente alle elezioni europee nelle liste dell’Italia dei Valori ed esperto internazionale in pianificazione

energetica urbana e fonti rinnovabili, affronta il tema energetico ambientale e commenta il nuovo accordo interprovinciale Lodi – Cremona per la creazione di un

distretto bionergetico.

Schultze conosce bene il territorio del lodigiano, dove in qualità di consulente ha svolto la pianificazione e la diagnosi

energetica degli edifici, e ha accolto di buon grado l’iniziativa intrapresa dalle due provincie di Lodi e Cremona, in collaborazione con le rispettive Camere di

Commercio, le Università del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona e la Fondazione Parco tecnologico Padano di Lodi, per la creazione di un distretto bio o agro

energetico.

Il suo parere da esperto nel settore è positivo ma affinché risulti un’iniziativa efficiente nel lungo periodo precisa: “Spunti di questa natura

sono apprezzabili e vanno nella direzione giusta, ora però è necessario fare attenzione a percorrere il cammino nel modo migliore. Bisogna pianificare attentamente

per far sì che i territori non vengano sfruttati in modo eccessivo per la produzione agroenergetica andando a penalizzare la produzione agroalimentare. Dobbiamo

anche considerare – continua Schultze – che questo tipo di scelta comporta un notevole dispendio di acqua. Quindi il sistema va gestito in modo molto equilibrato

affinché gli sforzi compiuti non vengano vanificati da un impiego eccessivo di risorse idriche o che penalizzino un settore fondamentale come quello

agroalimentare. Le biomasse poi devono comunque essere bruciate o trasformate e questo comporta un’ulteriore passaggio energetico. Per essere equilibrato il piano

va integrato con la produzione solare termica, termodinamica ed altre fonti. Ciò a cui dobbiamo puntare è un sistema efficiente ottenibile solo attraverso un mix

integrato di metodi e risorse per ottimizzare la resa ed evitare gli sprechi”.