Milano, 8 giugno 2022 – In occasione della giornata internazionale degli oceani Fondazione Territorio Italia in collaborazione con Made in Carcere brand fondato da Luciana delle Donne allarga il progetto Innovazioni Sartoriali con dei corsi di formazione dedicati alle donne delle carceri femminili di Lecce e Taranto, sartorie sociali di periferia e delle residenze protette sarde per la lavorazione del cordoncino, scarto delle cozze, riconvertito in filo di mare per produrre ricami, accessori, decorazioni e bottoni.
Le giornate di formazione sui green jobs con il tema Design di rinascita, si sono svolte dal 28 maggio al 5 giugno e hanno coinvolto donne detenute e in prossima uscita, donne inoccupate o disoccupate, donne vittime di violenza.
Nelle giornate dedicate ai corsi in green jobs le formatrici Monica Saba di Ovis Nigra Creazioni e Ambra Mediati decoratrice professionista hanno trasmesso alle partecipanti diverse tecniche di stampa ecoprint, o meglio dire eco-imprinting rinnovabili utilizzate per stampare su tessuto l’impronta delle foglie e dei fiori ma anche delle bucce di cipolla, tessuti per moda e arredo attraverso la riconversione degli scarti agroalimentari e boschivi. Per questa lavorazione non vengono utilizzati coloranti ma in una tecnica che è una sorta di stampante vegetale, forme ed effetti cromatici vengono impressi sul tessuto direttamente da terra e vegetali recuperati e disposti in una armonica composizione. Dal riutilizzo di rifiuti vegetali si sono apprese anche diverse tecniche di trasformazione in gioielli accessori e arta sacra come i rosari.
La tecnica più innovativa presentata durante i corsi è stata la lavorazione del filo di mare, ricavato dal filamento con cui la cozza si tiene attaccata alla roccia.
Il procedimento antico, della tradizione tarantina, città simbolo della cozza, che trasforma i filamenti di scarto in intarsio tessile e bottoni, si ispira e anche vuole essere omaggio a Chiara Vigo, unica maestra mondiale della lavorazione del bisso, le cui opere realizzate dalla lavorazione del bisso della Pinna Nobilis sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Nel caso della cozza però si tratta di un rifiuto che non è nobile, ma umile scarto recuperato dalle sbissatrici (macchinari che separano la cozza dal suo filamento) e messo a disposizione da Paolo Varrella e da AMA associazione mediterranea acquacoltori. Grazie a questi intrecci di collaborazioni e competenze quel rifiuto viene salvato dallo smaltimento e diventa filo prezioso, memoria di mare da intarsiare nei dettagli decorativi dei tessuti delle maison dell’alta moda, sempre più vicine all’economia circolare.
Altro importante supporto per partecipare al bando del Mise del Pnrr “impresa donna” con sostegno finanziario diretto alle imprese femminili esistenti e alle donne che vogliono creare impresa. Federica Caria, specializzata in strategia di impresa, agente di progetto ed esperta in project scouting, come tutor e guida per aiutare le donne destinatarie della formazione ad accedere al bando Pnrr per l’imprenditoria femminile e grazie alla stretta sinergia organizzativa con Caritas e Rotary. La realizzazione dei laboratori si deve anche alla importante collaborazione con la rete Green Heroes nata in Kyoto Club diretta da Annalisa Corrado e testimoniata da Alessandro Gassmann.
Daniela Ducato, Presidente di Fondazione Territorio Italia e di recente anche presidente nazionale WWF, commenta: “Ancora una volta la cooperazione genera evoluzione, il recupero di una tradizione antica di Taranto diventa sapere artigianale contemporaneo, opportunità di lavori verdi sempre più richiesti dal mercato (green jobs). Nel design di rinascita Fondazione Territorio Italia, attraverso il trasferimento di saperi che ribaltano costantemente gli scarti in bellezza, aiuta a ritrovare dentro di sé quella stessa visione. Si allenano così autostima e talenti, perché anche nella disperazione si possa ritrovare il filo dell’innovazione e rinascere. Come fa, ancorata con il suo filo, tra terra e acqua l’instancabile cozza che ogni giorno depura e fa rinascere il mare.”
Luciana delle Donne, fondatrice di Made in Carcere, aggiunge: “una esperienza unica, indimenticabile. Una energia profusa su tutti i livelli. Le donne in stato di detenzione, per esempio, hanno subito portato vicino al viso il filo delle cozze e hanno annusato il profumo del mare, un’emozione veramente forte, con le lacrime agli occhi. Lo stupore poi del valore di una foglia che rimane impressa sul tessuto, ognuna di loro ha realizzato il suo rosario con i semi delle ciliegie. Trasferire queste conoscenze a persone che stanno ricostruendo dignità e nuova identità ripaga di tutta la fatica quotidiana di remare contro corrente, laddove la fatica diventa un valore trasformativo e riparativo. Abbiamo osservato anche il diverso approccio tra le risorse che in carcere lavorano da tempo e quelle che ancora non lavorano. Le prime cercavano uno sbocco lavorativo e quindi proponevano soluzioni, le altre felici di sopravvivere alla noia e al nulla di un carcere, in linea con la nostra ricerca scientifica in corso dell’impatto sociale generato che noi amiamo definire BIL Benessere Interno Lordo.”
Le insegnanti
Monica Saba di OVIS NIGRA CREAZIONI
pastora e casara esperta di piante spontanee di tinture solari e nel recupero e trasformazione di scarti organici ed argille di risulta in prodotti e accessori funzionali per moda, arredo, casa, benessere.
Ambra Mediati laureata in Decorazione all’Accademia di belle arti di Palermo, in collaborazione con Debora Mediati laureata in scienze della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. Nel loro progetto “Chi semina raccoglie” trasformano scarti di frutta verdura semi potature vegetali in gioielli decorazioni ed accessori per moda, arte sacra. Tutte le realizzazioni finito di vivere sono compostabili e se piantate rinascono nel vero senso materiale della parola.
Federica Caria commercialista, specializzata in strategia di impresa, è agente di progetto, esperta in project scouting, una consulente dalla parte degli ultimi che vogliono-possono diventare primi.
Sarà consulente tutor e guida per aiutare le donne destinatarie della formazione ad accedere al bando, a compilare in modo corretto la domande del bando Pnrr per l’imprenditoria femminile.