4 Giugno 2008
Grande successo per il “Career Coaching” a Marketing forum 2008

Tendenza all’autodeterminazione, “maturità”

manageriale e voglia di sentirsi a proprio agio nel lavoro sono i denominatori comuni dei manager che hanno partecipato al laboratorio tenuto da Manuela

Prestipino, Career Coach specializzata nel supporto alla carriera.

In occasione della tredicesima edizione di Marketing forum si è tenuto un laboratorio

che ha riscosso un notevole successo fra i manager: si tratta del “Career Coaching”, un servizio volto alla gestione ottimale delle scelte professionali. Secondo i

dati forniti da Richmond Italia, la società che ha organizzato l’evento, 80 partecipanti su 150 hanno chiesto di aderire alle sessioni tenute da Manuela

Prestipino, Career Coach, esperta nel supporto alla carriera e nell’assistenza al manager nel percorso professionale.

Il laboratorio sul servizio di

“Career Coaching” è stato in perfetta sintonia con il fil-rouge di Marketing forum, ovvero il tema della dis-continuità. E’ emerso che in uno scenario economico

incerto e precario come quello odierno è fondamentale essere flessibili e capaci di mettersi continuamente in gioco. “Il ‘Career Coaching’ – afferma Manuela

Prestipino – è una risposta alle nuove e impellenti esigenze di mercato e si fonda su un principio di responsabilità per cui ognuno è “artefice” del proprio

percorso professionale e delle proprie evoluzioni di carriera e “responsabile” del proprio bagaglio di strumenti, competenze e risorse necessarie per un nuovo

approccio da protagonista alla carriera”.

“L’ esperienza di Marketing forum – continua Manuela Prestipino – mi ha permesso di entrare in contatto con molti

manager di diverse aziende. In linea di massima sono tutti accomunati da una forte tendenza all’autodeterminazione, dal desiderio di un continuo miglioramento

delle proprie capacità, da un’elevata attenzione alla propria carriera e dalla voglia di sentirsi a proprio agio nel lavoro svolto. Nel complesso ho colto i

tratti di un profilo manageriale pronto ad accogliere le “ondate” di dis-continuità in modo sfidante e proattivo”.