20 Maggio 2025
I diplomandi dell’Istituto Dehon di Monza “in gita” per due giorni a Villaggio Amico

La comunità sanitaria di Gerenzano ha accolto e ospitato per due giorni 25 alunni dell’ultimo anno dell’Istituto professionale servizi per la sanità Leone Dehon di Monza. I diplomandi hanno avuto l’opportunità di vivere una full immersion nella concreta realtà del lavoro che li aspetta concluso il percorso scolastico in compagnia degli ospiti della struttura.
Gerenzano, 20 maggio 2025 – Manca poco agli esami di maturità e si inizia a pensare al futuro e a quello che verrà. È ciò che hanno fatto gli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Professionale Servizi per la sanità e l’assistenza sociale “Leone Dehon” di Monza che hanno trascorso due giorni, notte compresa, nella comunità sanitaria di Gerenzano (VA) Villaggio Amico in compagnia degli ospiti e dei professionisti della struttura.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dagli stessi ragazzi, che negli anni scorsi hanno avuto modo di conoscere Villaggio Amico in occasione di altri progetti formativi e intergenerazionali. La classe ha deciso di vivere due giornate in struttura, in alternativa alla gita scolastica prevista per la fine dell’anno scolastico, e ciò ha rappresentato per loro una interessante e coinvolgente full immersion nella vita professionale che si troveranno a scegliere concluso il percorso scolastico.
I 25 studenti sono stati accompagnati da due docenti, Paola Valtorta, insegnante di matematica e Laura Bonfanti, insegnante di sostegno e hanno incontrato in struttura Marina Indino, docente di Igiene al Dehon e direttore generale di Villaggio Amico. Nel corso dei due giorni hanno avuto modo di conoscere, scoprire e approfondire ogni aspetto di quelli che sono i bisogni di anziani, disabili e bambini. Spazi, ospiti, servizi, specialisti, attività, progetti, ogni dettaglio è stato oggetto di un’originale attività di orientamento e formazione. Uno scambio sinergico e intergenerazionale tra esperienze e culture diverse. Inclusività e multidisciplinarità gli aspetti cruciali di questa sperimentazione che Villaggio Amico ha fortemente voluto e che è iniziata in pieno lockdown per permettere ai ragazzi di confrontarsi, in quel periodo particolare, con la realtà esterna e allo stesso tempo creare un ponte intergenerazionale per valorizzare la figura dell’anziano come risorsa di informazioni e di esperienza.
“Il progetto nasce dal nostro impegno e dalla voglia di offrire a questi ragazzi la possibilità di scoprire ogni aspetto e carpire ogni segreto della professione che li attende una volta fuori dalla scuola. Siamo molto felici di essere stati scelti nuovamente da questi studenti così volenterosi di apprendere ogni aspetto della cura e dell’assistenza alla persona, dal bambino al disabile fino all’anziano. – ha commentato Marina Indino – Crediamo molto nei giovani ed è per questo che da sempre portiamo avanti progetti di formazione in cui i ragazzi possono toccare con mano l’impegno e l’empatia richiesti dalle professioni socio-sanitarie. Si tratta di un arricchimento reciproco poiché è un’occasione unica anche per noi per capire meglio i loro bisogni e soprattutto le aspettative che hanno in merito a questo lavoro”.