1 Ottobre 2015
I fiori, le piante e il mondo animale. In mostra nell’Orto botanico di Bergamo i sottili giochi di prestigio della natura

-La Rete degli Orti botanici della Lombardia sarà all'Orto botanico di Bergamo dal 4 ottobre al 10 gennaio con la seconda tappa della mostra itinerante dal titolo "Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono”, per poi proseguire negli altri cinque Orti botanici lombardi nel corso del 2016. 

 

-L'esposizione, ad ingresso gratuito, è dedicata ai complessi meccanismi di seduzione e repulsione a fini riproduttivi e di sopravvivenza, messi in atto dal mondo vegetale. Un viaggio per conoscere i giochi di profumi e forme, l'uso di nettare e veleni per affascinare gli impollinatori e respingere gli aggressori.

 

1 ottobre 2015 – La Rete degli Orti botanici della Lombardia prosegue con la seconda tappa di Bergamo il tour di "Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono", la mostra itinerante che proseguirà per tutto il 2016 negli Orti botanici lombardi. L'esposizione sarà presente presso la Sala Viscontea dell'Orto botanico di Bergamo (Piazza Cittadella Bergamo Alta) a partire dal 4 ottobre, continuerà durante Bergamo Scienza e vi resterà fino al 10 gennaio.

 

In occasione di Bergamo Scienza (dal 4 al 18 ottobre) durante i giorni feriali la mostra sarà dedicata alle scuole che prenoteranno una visita, mentre sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 sarà aperta a tutto il pubblico.

 

Un'occasione per conoscere i segreti e le sottili tecniche di attrazione e di inganno delle piante attraverso una visione fitocentrica, ossia al di fuori della relazione con l'uomo. La mostra consiste in dieci sezioni espositive e una parte dedicata all'interazione con il pubblico, coinvolto nel dire la sua su questo spettacolo della botanica.

 

Come fanno le piante a sedurre gli impollinatori e respingere gli aggressori? Ognuna ha un suo modo, ognuna una sua caratteristica peculiare con cui si approccia al mondo esterno. Spine, peli, profumi, rotondità, forme curiose, ingannevoli e colori, che per l'uomo sono pura realizzazione estetica, hanno uno specifico motivo di esistere. Ci sono poi vere e proprie collaborazioni tra piante e animali, frutto dell'evoluzione di strategie riproduttive e di sopravvivenza.

 

L'esposizione inviterà a scoprire quelle più curiose messe in atto dalla pianta, per permettere l'ottimizzazione delle proprie risorse. Tra i grandi prestigiatori della natura c'è l'orchidea, nelle sue diverse varietà dalle forme sinuose e colorate, di cui ogni strana geometria ha un senso pratico. Molte specie di orchidee del genere Ophrys seducono e ingannano: sono prive di nettare ma la forma del labello, una sorta di petalo modificato, imita nel disegno e nella pelosità l'addome della femmina della specie impollinatrice e addirittura emette un feromone che inganna l'insetto. Un'altra orchidea, Dracula chesteronii, simula la forma e il profumo di un fungo per attirare insetti che hanno questa golosità. Esistono anche fiori più generosi, come la Strelitzia che offre ghiotto nettare ad alcuni volatili e per evitare di avere i petali rovinati dalle loro ali, offre una vera e propria sporgenza di supporto dove questi possono appoggiarsi e cibarsi comodamente.

 

"Seduzione Repulsione. Quello che le piante non dicono" svela ai suoi visitatori queste dinamiche segrete e invita all'ascolto dei messaggi silenziosi del mondo naturale. Alcune citazioni letterarie e poetiche coinvolgono lo spettatore fornendo uno spunto ulteriore di riflessione sui temi trattati.

 

La Rete degli Orti botanici della Lombardia racconterà, con questa esposizione al pubblico, anche la sua visione di seduzione e repulsione nei confronti del mondo delle piante: cosa affascina e cosa mette in allerta gli studiosi? La ciclicità e il rigenerarsi del mondo vegetale è il più grande fascino, mentre il rischio da cui difendersi è la perdita della biodiversità causata anche dalla presenza nel territorio di piante invasive non autoctone. L'esposizione affronterà questo aspetto, invogliando il pubblico a orientarsi verso un giardinaggio sostenibile e nella acquisizione di conoscenze in merito grazie alla visita degli Orti botanici delle loro città.

 

Silvia Assini, presidente della Rete degli Orti botanici della Lombardia afferma: "Sono fermamente convinta che dalla conoscenza e dalla conservazione delle piante, e delle relazioni che esse instaurano con l'ambiente e con gli altri organismi viventi, deriveranno opportunità irrinunciabili per garantire un futuro al nostro pianeta".

 

Gelsomina Fico, curatrice scientifica, vede la mostra come "un invito ad osservare il mondo vegetale dal punto di vista delle piante: una pianta è immobile, non scappa di fronte ad un predatore ma lo dissuade dall'avvicinarsi; non insegue un fascinoso impollinatore ma lo seduce con una fine strategia".

 

Per tutte le informazioni specifiche e su come prenotare una visita per le scuole, fare riferimento al sito www.reteortibotanicilombardia.it o scrivere a segreteria@reteortibotanicilombardia.it.