20 Aprile 2011
I marchi low cost si inseriscono nella sfida tra i colossi della telefonia mobile

Il network leader in Italia

per la comparazione prezzi e prodotti ha realizzato una nuova analisi delle ricerche online nel settore dei cellulari per il periodo gennaio-dicembre 2010 sui siti

del gruppo, Trovaprezzi.it e Shoppydoo.it. Dal campione di oltre 7 milioni di ricerche, emerge un mercato caratterizzato fondamentalmente da quattro dinamiche:

– Nokia e Samsung si spartiscono il 70% del mercato;
– Continua la riduzione, cominciata nel 2008, delle quote di mercato Nokia;
– Il 2010 decreta la

definitiva affermazione di marchi low cost come Anycool e CECT che sfidano ad armi pari colossi come Motorola e Apple;
– A dicembre 2010 il 69,75% dei cellulari

più cercati è un touchscreen;

20 aprile 2011 – 7Pixel ha realizzato una nuova ricerca relativa al mercato dei cellulari attraverso il suo Osservatorio

che illustra gli interessi di consumo online in base alle ricerche di prodotto effettuate dagli utenti sui siti del network (Shoppydoo.it e Trovaprezzi.it). Ogni

mese i due siti per la comparazione prezzi e lo shopping online raccolgono oltre 5,5 milioni di visite. La rilevazione si riferisce al periodo gennaio-dicembre

2010 ed è stata effettuata su un campione di oltre 7 milioni di ricerche.

Dall’analisi emerge una situazione in cui circa il 70% delle preferenze del

mercato si concentra, ogni mese, su due sole case produttrici: Nokia e Samsung. Da sole totalizzano in media circa sette ricerche su dieci. Nokia resta in cima

alle preferenze degli italiani per tutto il 2010 con una media del 38,66% nettamente superiore alle altre. Competitor principale la coreana Samsung con una media

annuale del 27,83%.

Nokia

Le ricerche relative al marchio Nokia diminuiscono nel corso dell’anno dal 42,39% di gennaio al 36,94% di dicembre. Il

trend di contrazione della quota Nokia rispetto al mercato delle vendite online si può osservare ancora meglio allargando la visuale: a gennaio 2008 la quota di

Nokia era del 61,55%, a gennaio 2009 era il 56,24%, a gennaio 2010 il 42,39% fino all’assestamento su una quota del 37% circa nel periodo giugno – dicembre 2010.

Tutto questo nonostante la buona affermazione di diversi singoli modelli che hanno saputo interpretare i desideri di un mercato in rapida evoluzione: il Nokia 5800

Xpress Music è il primo cellulare più venduto da gennaio 2009 a marzo 2010 (con l’unica eccezione di dicembre 2009 in cui è secondo) e resiste comunque in top ten

fino a dicembre 2010. Il successo, per diversi motivi clamoroso del Nokia 5800 indica anche quale sia una desiderabile combinazione di caratteristiche per il

mercato: smartphone, touchscreen, fotocamera, GPS e prezzo medio il più possibile aggressivo; esso è costantemente sceso dai 351,84 euro di gennaio 2009 ai 173,16

di dicembre 2010. Ciò che ha penalizzato Nokia in questi due anni non è stata l’incapacità di vincere la battaglia sul singolo modello, in questo caso stravinta

dal 5800 rispetto a qualunque altro competitor, bensì la capacità di vincere la battaglia tra “ecosistemi” per smartphone. Per ora Nokia con Symbian ha dovuto

cedere il passo a Apple iOS e Google Android. Sia Apple sia Google hanno saputo creare e offrire a utenti e a sviluppatori un habitat per smartphone in tutto più

completo e performante rispetto a quello di Nokia, in particolare nel campo dello sviluppo delle applicazioni. L’11 febbraio 2011 Nokia e Microsoft hanno

annunciato una partnership per affrontare insieme l’attuale duopolio Apple-Google nel settore, destinato a diventare decisivo, degli smartphone. Voci insistenti

prevedono un’uscita abbastanza ravvicinata per i nuovi cellulari basati su Windows Mobile 7 e nonostante le molte incognite la sfida congiunta di Microsoft e Nokia

ai competitor potrebbe sconvolgere gli attuali equilibri.

Samsung

Samsung è seconda con una media annuale del 28,73% ma non pare avvantaggiarsi

direttamente del declino Nokia: la quota di mercato Samsung (con qualche variazione episodica e abbastanza limitata) è attestata su questi livelli già dall’agosto

2008. Il vantaggio competitivo di Samsung si manifesta nel presidio di tutta la catena del valore della filiera produttiva, dalla componentistica (della quale è

fornitrice anche di diretti concorrenti tra i quali Nokia stessa) all’assemblaggio. I modelli Samsung escono a getto continuo e aggrediscono il mercato in ogni suo

segmento: un mix di qualità percepita e prezzo aggressivo fanno sì che mediamente ci siano quattro modelli Samsung in top ten con un minimo di due in aprile ed un

massimo di sei in luglio e agosto.

LG e HTC

LG è terza da gennaio a settembre (5,72% media del periodo). La forza di questo marchio è sottostimata

dal fatto di non aver presentato lungo tutto l’arco del 2010 un prodotto di punta che identificasse con precisione la filosofia mobile di questo produttore

coreano, come avvenne al contrario nel 2009 con il KP500 Cookie che rimase nella top ten dei modelli più popolari da febbraio a ottobre. Da ottobre in poi è HTC

con il suo Android ad avere il terzo posto virtuale con il 6,73% delle ricerche ed è protagonista di una dinamica di mercato interessante, anche per il confronto

con l’iPhone di Apple e il Blackberry di Rim. HTC compariva tra le prime dieci marche a giugno del 2009, nel periodo che seguiva il lancio dello smartphone HTC

Magic, il primo full touchscreen con sistema operativo Android. Era ultima della top ten e rincorreva i due colossi. In tutto il 2010 HTC (trainata anche dal

successo del Desire che debutta al quinto posto in top ten in maggio e vi rimane per quattro mesi) ha superato sia Rim sia Apple mantenendo la supremazia sulle due

concorrenti.

Anycool e CECT

Al quarto posto da gennaio a marzo c’è Anycool, linea indipendente di cellulari low cost con possibilità di dual

sim, progettati e costruiti dalla cinese KDI. Anycool inizia il 2010 con il 5,25% di ricerche, più di Apple (3,14%) e di Motorola (2,09%). A marzo raggiunge il

6,40% di preferenze e a maggio è addirittura al terzo posto tra le marche più cercate. Il suo andamento è in discesa poi nei mesi successivi fino a toccare il

2,38% a dicembre, ma resta comunque tra le prime dieci marche.

Un’altra dinamica interessante a proposito di marchi low cost è quella che riguarda la

cinese CECT. In tutto il periodo è presente nella “top ten”. A gennaio 2010 CECT è sesta con il 3,74% di ricerche (Apple è settima con il 3,14%) e si mantiene

stabile tra la sesta e la settima posizione fino a giugno. Da luglio in poi è presente nella parte più bassa della classifica e a dicembre ne esce, ma mantiene una

media del periodo di 2,83%.
Anycool e CECT hanno scelto di competere con i colossi del settore offrendo alternative dal design accattivante (nel caso di CECT

praticamente un “clone” dell’iPhone) differenziandosi su funzioni di nicchia come appunto il dual sim. Il prezzo di questi telefonini non ha concorrenti. Il

prodotto di punta di CECT (I9 3G) ad esempio costa mediamente 80 euro. Sui 100 euro, invece, il prezzo medio delle proposte di Anycool.

NGM

Caso

particolare è NGM, azienda con sede in Toscana che modifica e distribuisce cellulari costruiti all’estero, in particolare in Cina. NGM propone dispositivi dual sim

rispondenti alle normative europee, tutti i suoi modelli sono coperti da garanzia italiana e si appoggia ad una rete di centri di assistenza convenzionati; questo

mix di servizi offerti, grazie anche al design accattivante e ricercato di alcuni modelli, ha fornito un buon riscontro quantitativo nelle vendite online. NGM

esordisce nella top ten dei brand in agosto 2010, al nono posto con il 2,30% della quota di mercato, e scala la classifica mese dopo mese fino al quinto posto di

novembre e dicembre (peraltro i mesi più performanti per gli acquisti online) quando raggiunge il 4,45% della quota di mercato. Il motore di questo successo

natalizio è un modello, il Vanity, che da solo ha rappresentato oltre la metà delle ricerche complessive su modelli NGM nei mesi in cui è stato presente in

listino. Progettato per un target femminile (ad esempio presenta uno specchietto nella parte posteriore della scocca) e impreziosito da cristalli Swarovski, il

Vanity risulta il quarto modello più popolare di novembre (2,66%) e il quinto di dicembre (2,25%), unico cellulare non touchscreen tra i primi 15 in graduatoria.

Apple e Rim

La casa di Cupertino si attesta su una media di 3,19% nel periodo considerato con una posizione altalenante, tra il quinto e il settimo

posto. Il risultato è da considerare in ogni caso decisamente buono se si pensa che Apple è presente con una sola linea di prodotto con modelli che si competono

solo nel segmento degli smartphone di fascia alta. A giugno è stato presentato l’iPhone 4, evoluzione del precedente modello. Ad agosto si nota un incremento

della quota di ricerche (4,37%) e l’iPhone 3G scompare dalla classifica dei modelli più popolari.
Performance non proprio brillante per Rim e il suo Blackberry

(1,69% da gennaio a maggio), che a giugno esce dalla top ten per ricomparire a novembre e dicembre con il 2,20% circa di ricerche.

Motorola e Sony

Motorola e Sony Ericsson registrano un andamento stabile. La prima a gennaio totalizzava il 2,09% delle ricerche; nel mese di novembre esce dalla classifica per

riemergere a dicembre con l’ 1,89%. Sony Ericsson oscilla tra la settima e la nona posizione e mantiene un andamento piuttosto costante in tutto il periodo di

riferimento (2,30%), unico picco a giugno in cui tocca il 3,04%.

I modelli

Per quanto riguarda i singoli modelli venduti online, in generale, si

assiste allo stesso fenomeno di concentrazione delle preferenze già osservato nel caso delle marche. I cinque modelli più popolari di ogni mese totalizzano circa

il 18% del mercato. Esemplare a questo proposito è il caso di Nokia che presenta sul canale di vendita online una gamma di circa 140 modelli. Nella classifica

della top ten prodotti infatti almeno cinque sono Nokia. La casa finlandese mantiene sempre il primato attraverso l’ampiezza e la continua innovazione della gamma

di prodotto con una politica di prezzo che rende accessibili i suoi modelli a un ampio target. Nello specifico, il prezzo medio dei cellulari Nokia tra gennaio e

dicembre oscilla tra un minimo di 115 euro e un massimo di 167 euro.

Come già illustrato in precedenza da gennaio a marzo e poi da giugno ad agosto il

primato è del Nokia 5800 Xpress Music che fino ad ottobre non scende mai sotto il terzo posto e mantiene una media in tutto l’anno del 3,99%. Il prezzo oscilla

tra i 170 e i 190 euro. Ottime anche le performance del modello Nokia 5230 (3,31%) con un posizionamento di prezzo simile. Mentre tra i cellulari Nokia

caratterizzati da una fascia prezzo più alta (250-350 euro) troviamo in maniera meno costante in classifica l’N97, N97 mini e l’E72.

Samsung al pari di

Nokia è sempre presente in classifica con almeno quattro modelli: S5230 Star, S8000Jet e D C661 Duos e i8919 Omnia HD con un posizionamento di prezzo molto più

elevato rispetto agli altri tre. Oltre i 300 euro contro i 150 di media degli altri. A luglio entra in classifica il Samsung i9000 Galaxy che ruba la scena agli

altri. Il Galaxy, smartphone di fascia alta, costa circa 450 euro. A dicembre è secondo con il 3,80% delle preferenze della categoria. Samsung dunque non sfida

solo Nokia nella categoria cellulari, ma anche Apple ed il suo iPhone. Per ora la battaglia con Apple è vinta. Ma Nokia resiste prima tra le marche di cellulari.

Con l’uscita dell’iPhone 4 a giugno, la “mela” si risveglia un po’ a partire da agosto (1,47%), ma l’effetto dura poco e a ottobre non rientra più tra

i primi quindici modelli. Prezzo medio dei tre mesi: 680 euro.

In quasi tutto il periodo sono presenti inoltre i marchi low cost precedentemente descritti

CECT e Anycool con i modelli CECT I9 3G e Anycool T3038. Il modello cinese (esteticamente molto simile ad iPhone) tocca il prezzo medio di 59 euro a novembre.

Anycool più alto si ferma a 92euro a luglio.

Quindi, da una parte cresce l’interesse per il mercato dei cellulari low cost, dall’altra il mercato dei

cellulari continua a esercitare il suo fascino sui consumatori indipendentemente dalla situazione economica del momento e pare restare un’isola felice nei consumi

degli italiani.

I modelli touchscreen

Un’altra considerazione importante è relativa alla tecnologia. Tra i primi dieci modelli più popolari di ogni

singolo mese almeno otto sono touch screen. Questo dato indica come ormai questa caratteristica, in tutte le sue declinazioni e varianti, sia diventata quasi

irrinunciabile perché un modello abbia successo, complice anche una leggera ma costante diminuzione del prezzo medio di offerta al pubblico che riflette l’esordio

sul mercato di modelli a costi relativamente contenuti. Per verificare la inarrestabile crescita del touchscreen è sufficiente allargare un po’ il punto di vista.

In gennaio 2009 tra i dieci modelli di cellulare più cercati solo 2 erano touchscreen, non a caso i primi due della graduatoria di gradimento: il Nokia 5800 Xpress

Music ed il Samsung SGH i900 Omnia. A gennaio 2009 il touchscreen rappresentava una quota di mercato complessiva dell’8,45% che già a dicembre 2009 era più che

sestuplicata assestandosi sul 54,47%. Dopo un ulteriore anno, a dicembre 2010, tra i primi dieci modelli più popolari nove sono touchscreen (e ben 14 tra i primi

15) con una quota complessiva di ricerche di cellulari con questa tecnologia che sale al 69,75% sul totale.

L’Osservatorio 7Pixel è uno strumento di

analisi che ha l’obiettivo di fotografare l’andamento dei mercati rilevando le tendenze nei desideri d’acquisto degli utenti. La ricerca di 7Pixel è uno

strumento che illustra gli interessi di consumo in base alle ricerche di prodotto effettuate sui siti del network 7Pixel (Shoppydoo.it, Trovaprezzi.it e il nuovo

nato Drezzy.it) che raccolgono oltre 6,2 milioni di visite ogni mese. Per la natura di questi siti le ricerche sono finalizzate all’acquisto. Dunque chi cerca non

lo fa per curiosità, ma per avere informazioni sul prodotto e conoscerne il prezzo con una intenzione quantomeno iniziale di comprarlo. Analizzare queste richieste

permette di avere delle analisi di grande utilità anche per le imprese, attraverso una interessante panoramica settoriale dell’evoluzione dei gusti e delle

tendenze basata su un campione di dati enorme.