3 Luglio 2006
Il Brasile del Ministro Gilberto Gil e di Adriana Calcanhotto nella settimana dal 17 al 23 luglio

La settimana al

Festival LatinoAmericando si apre con un altro grande appuntamento con le danze e la tradizione di questo splendido continente: lunedì 17 luglio è la volta della

Colombia, presentata in tutta la sua ricchezza culturale dalla compagnia di danza Carmen Lopez. La compagnia, ora diretta da Francisco Emerson Castañeda, deve il

suo nome alla fondatrice – Carmen Lopez, appunto – che diede vita nel 1968 al gruppo di danza con l’intento di preservare e trasmettere le radici culturali del

proprio paese attraverso le diverse manifestazioni del folklore colombiano. Oggi è considerata a livello internazionale il gruppo di danza più rappresentativo

della Colombia, e regalerà al pubblico di Assago lo splendore delle sue coreografie e i variopinti colori dei suoi costumi.

Martedì 18 luglio si balla

ancora in compagnia di un fuoriclasse della salsa: è il colombiano Joe Arroyo, artista dal grande talento e dallo straordinario carisma che ha saputo creare uno

stile personale ribattezzato Joesòn, nel quale la salsa si combina alla cumbia, al porro e al chandès per uno spettacolo energico ed elettrizzante.

Dalla

Colombia si vola direttamente nell’arcipelago di Cuba mercoledì 19 luglio in compagnia di Issac Delgado, uno degli artisti più importanti nel panorama della musica

tropicale. Eccelso interprete di son, guaracha e bolero, Delgado incanta le platee di tutto il mondo con la sua voce vellutata e la qualità poetica dei suoi testi,

il tutto accompagnato dalla simpatia e dall’eccezionale carisma che lo contraddistingue.

Giovedì 20 luglio ci si scatenerà con il rock argentino dei

Bersuit Vergarabat, il gruppo capeggiato da Gustavo Cordera, meglio conosciuto come “il Pelado Cordera”. La band si contraddistingue per uno stile originale e

provocatorio che si scatena in un rock personalissimo in cui si ritorvano le influenze della cumbia e di altri ritmi tradizionali.

Un concerto assolutamente

imperdibile è quello previsto per venerdì 21 luglio: il Festival LatinoAmericando ha l’onore di presentare sul suo palcoscenico lo straordinario Gilberto Gil, in

assoluto il massimo esponente della musica brasiliana nel mondo. Gil ha alle spalle una carriera musicale fittissima, che lo ha visto spesso vicino ad altri grandi

interpreti brasiliani, come Caetano Veloso, Maria Bethania, Jorge Ben Jor e Gal Costa, ma anche ad artisti italiani come Laura Pausini. Nella sua musica ha

sperimentato e miscelato sapientemente i ritmi più diversi, dalla bossa nova alla samba, fino al reggae e ai ritmi caraibici e con i suoi testi si è imposto come

la coscienza critica del “suo” Brasile, al quale presta servizio dal 2003 come Ministro della cultura.

Sabato 22 luglio si ritorna di nuovo in Colombia

sulle note di Dame tu amor, il nuovo singolo di Mauricio y Palo de Agua . La band è sperimentatrice di una fusione di pop, rock e sonorità afro-giamaicane che

prende il nome di “caribe fusión”. Sono un gruppo molto giovane, ma che ha già ottenuto grande successo e che è riuscito ad aprire nuovi orizzonti nella musica

contemporanea latinoamericana.

A chiudere la quinta settimana di concerti domenica 23 luglio ci sarà la voce profonda e potente di Adriana Calcanhotto, una

delle cantautrici più apprezzate della musica brasiliana odierna. Nel suo stile fonde in perfetta armonia la musica popolare brasiliana con i con le nuove sonorità

della musica contemporanea per offrire uno spettacolo che sarà gradito ai palati musicali più raffinati.

Il Festival

LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione della

Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un evento

unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante che da

sempre è in cima all’immaginario europeo.