28 Settembre 2017
Il CdA di Sorgenia SpA approva i risultati del primo semestre del 2017

Ricavi a 650 milioni di euro; EBITDA a 103 milioni di euro; utile netto a 23 milioni di euro.

Cassa netta generata nel semestre pari a 105 milioni di euro e indebitamento finanziario in forte riduzione.

 

Milano, 28 settembre 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia SpA, riunitosi a Milano, ha approvato il bilancio relativo al primo semestre del 2017 della società e il consolidato del Gruppo industriale cui questa fa capo.

 

I ricavi consolidati del primo semestre 2017 sono stati pari a 650 milioni di euro e l’EBITDA (o Margine Operativo Lordo) pari a 103 milioni di euro (80 milioni di euro nel primo semestre 2016). L’utile netto è stato pari a 23 milioni di euro (2 milioni di euro nel primo semestre del 2016).

 

I risultati conseguiti sono da ricondurre alle buone performance degli impianti di produzione sui mercati dell’energia e alla maggiore efficienza di tutte le strutture operative.

 

Nel corso del primo semestre 2017 Sorgenia ha generato più di 100 milioni di euro di cassa, che ha consentito al 30 giugno 2017 un’ulteriore forte riduzione dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo, a 795 milioni di euro rispetto agli 883 milioni di euro al 31 dicembre 2016 e ai 1.033 milioni di euro al 31 dicembre 2015.

 

Gianfilippo Mancini, Amministratore Delegato di Sorgenia, ha affermato: “Il primo semestre di quest’anno ha confermato il trend positivo del 2016 con miglioramenti anche rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. E’ il segno tangibile dell’efficacia del lavoro svolto in questi anni, che consente oggi a Sorgenia di investire in nuove tecnologie e in nuovi servizi ai clienti. Possiamo contare su un parco impianti per la produzione di energia moderno ed efficiente, per questo competitivo sul mercato anche nel lungo periodo. Nell’acquisizione dei clienti stiamo raggiungendo risultati importanti tramite la nostra offerta web alle famiglie, alla quale aggiungeremo a breve il lancio di nuove offerte anche per le imprese, coniugando la convenienza di prezzo con la nuova anima digitale dell’azienda”.