29 Maggio 2017
Il coworking inEDI è anche ecosostenibile

Spazi di coworking all’insegna della sensibilità verso l’ambiente. inEDI, lo spazio collaborativo aperto dallo scorso marzo a Milano in zona Paolo Sarpi ha scelto di mettere biciclette a disposizione dei lavoratori, usare solo energia rinnovabile e di utilizzare arredi provenienti dalla filiera del riciclo. La società ha iniziato una collaborazione con il designer e regista Pietro Follini tutta in chiave green.

 

Milano, 29 maggio 2017 – EDI, la società attiva nel mondo degli effetti visivi per il cinema e la pubblicità, per il suo spazio inEDI dedicato al coworking ha fatto scelte di completa compatibilità ambientale. L'energia elettrica proviene esclusivamente da fonti rinnovabili; eliminata la carta nei processi di lavoro; arredi realizzati tutti con materiali riciclati. Coworkers e dipendenti possono utilizzare le biciclette messe a disposizione per favorire la mobilità sostenibile in città.

 

Al via la collaborazione con Pietro Follini, designer e regista che presenta il suo nuovo progetto Urban Symbiosis Design. Attraverso l’installazione di moduli di design eco-compatibili realizzati con materiali sostenibili e resine biobased e l’utilizzo di piante biofiltranti come le Air Plants, che hanno la funzione di combattere l’air pollution indoor, Urban Symbiosis realizza installazioni che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e aumentare il benessere nel posto di lavoro.

 

“EDI ha creato uno spazio di coworking che si distingue da quelli già esistenti per un insieme di fattori: ambiente creativo, collaborazione con le più importanti scuole di cinema e innovazione. – dice Pasquale Croce, socio fondatore di EDI – Siamo convinti che il contributo di Pietro Follini nell’ambito di un progetto che unisce la sensibilità artistica con il rispetto dell'ambiente, oltre a rappresentare una novità molto particolare, possa favorire uno sviluppo più efficace di sinergie all’interno del nostro spazio, sensibile al benessere di coloro che lo vivono ogni giorno”.

 

"Urban Symbiosis Design mira alla riscoperta del rapporto tra spazi chiusi e natura. Lo Studio propone la creazione di nuovi scenari d’uso dell’oggetto design, al quale conferisce un ruolo attivo all’interno di contesti distanti dall’universo ecologico, o naturale, e si rivolge in particolare a quel settore innovativo di aziende e comunità sensibili alla qualità del benessere lavorativo. In EDI ho trovato un partner attento a questi aspetti e insieme abbiamo dato vita a un ambiente di assoluta armonia, in grado di ammortizzare gli effetti inquinanti di dispositivi e apparati tecnologici”, afferma Pietro Follini.