5 Novembre 2008
Il lavoro c’è, ma il 32% degli italiani lo rifiuta

Gli italiani non accettano il lavoro anche quando c’è.

Stipendi bassi e poca tutela dei diritti i principali motivi del rifiuto (32%). Lo rivela un’indagine condotta da Talent Finder, portale di ricerca e selezione del

personale di Mind Consulting.

Gli italiani non si accontentano di un lavoro che non li paga quanto ritengono di valere o che non gli dà sicurezza. Questo è

quanto emerge da una ricerca effettuata a settembre 2008 dal portale di ricerca e selezione del personale del gruppo Mind Consulting, che conta circa 54.000 utenti

unici al mese. Talent Finder ha condotto una ricerca con l’obiettivo di capire quali sono le principali difficoltà che si incontrano oggi nel trovare lavoro. Il

risultato dell’indagine mostra che ben il 16% degli utenti rifiuta un lavoro se lo stipendio proposto non corrisponde alle sue aspettative. Un altro 16% non

accetta contratti che ritiene non siano in grado di tutelarli. Meglio restare senza lavoro e continuare la ricerca di un’occupazione a condizioni più

soddisfacenti.

Per il 25% di chi ha risposto all’indagine, il principale ostacolo nella ricerca di un’occupazione è l’età. Un candidato su quattro trova

difficile ricollocarsi sul mercato del lavoro con il crescere dell’età.

Il 17% del campione ritiene le proprie competenze tecniche e le proprie esperienze

professionali insufficienti per rispondere alle esigenze delle aziende.

Sei candidati su cento non accettano lavori lontani dalla propria città di

residenza. Una piccola percentuale di italiani mette la famiglia al primo posto e aspetta un lavoro che rispetti le loro scelte di vita, senza rincorrere

l’occupazione a ogni costo.

Il 19% ritiene che il mercato del lavoro sia saturo e che ci sia poca offerta.