16 Luglio 2007
Il ministro Gil, Los Van Van, la tradizione peruviana e i suoni cubani. Dal 23 luglio una settimana di emozioni e grandi eventi ad Assago.

Nella settimana dal 23 al 29 luglio al Festival LatinoAmericando arrivano giganti della musica come Gilberto Gil e Los Van Van. Due

ambasciatori della musica latina nel mondo. Una settimana che si apre all’insegna della cultura, con il balletto Folk Perù e artisti di grande livello come Haila

Mompié e Jerry Rivera.

La settimana che inizia lunedì 23 luglio si apre all’insegna del ballo e della scoperta della cultura tradizionale peruviana:

sul palco del Festival l’attesa esibizione del Balletto Folk Perù, un’istituzione culturale e artistica che da più di dieci anni gira il mondo con l’obiettivo

di promuovere la danza “de las tijeras”, millenaria espressione della cultura andina. Il gruppo diretto da Hermanos Chavez è costituito da ben 35 elementi e dai

suoi fondatori, i tre fratelli Chavez. Un gruppo di artisti di vasta esperienza professionale, capaci di presentare uno spettacolo che lascerà sicuramente

affascinati e ci farà calare per due ore nell’affascinante mondo andino.

Martedì 24 agosto ingresso gratuito per le donne in occasione di un concerto di

salsa straordinario con un’artista definita da molti l’erede di Celia Cruz: sul palco del Festival Haila Mompiè. La grande artista cubana ha iniziato la sua

carriera solista nel 2001, ma già a vent’anni era entrata a far parte della leggendaria orchestra Bamboleo con cui nel 1997 incide Te gusto o te caigo bien,

contenente il brano che la porterà alla notorietà, Yo no me parezco a nadie. Dopo aver partecipato al progetto Azucar Negra di Lionel Limonta con l’album Andar

Andand, la Mompiè decide di intraprendere la carriera solista con un lavoro del 2001, Haila, tributo musicale alla leggendaria Celia Cruz. In un disco live che

vede la partecipazione straordinaria del pianista jazz Chucho Valdés Haila mostra la forza espressiva della sua voce potente e accattivante. Dimostrando di essere

un’elegante interprete, la Mompiè duetta con artisti come Mayto Rivera e Isaac Delgado, con la Charanga Habanera, una dei princpiali gruppi di timba presenti a

Cuba. Dopo aver partecipato all’abum Cuba le canta a Serrat, un doppio cd che ha ricevuto la nomination ai Latin Grammy’s, la Mompiè nel 2006 sente la necessità di

un mutamento e dimostra di essere una cantante molto versatile nell’album Diferente, in cui canta canzoni di generi in cui non si era mai cimentata prima. Ha

partecipato anche a Popular!, un film incentrato sul gruppo Charanga Habanera, nel quale si mostrano gli eventi di vita quotidiana di uno dei gruppi più popolari

dell’isola caraibica. Come ogni martedì del Festival, anche questa sera è una Ladies’ night: le donne entrano gratis entro le 22.00.

Cuba sarà

protagonista al Festival anche mercoledì 25 luglio, con i Gente de Zona, gruppo molto acclamato che suona cubaton, un raggaeton alla cubana, e rap. Nato nel 2000

da Alexander Delgado e Michel “el Caro”, i Gente de zona mischiano le sonorità contemporanee con quelle della tradizione musicale cubana, trascinando con

entusiasmo le immense folle di giovani che affollano i loro concerti. Dopo aver iniziato la carriera cantando nelle Casas de la Cultura dell’Avana e partecipando

a vari festival rap presenti sull’isola, i Gente de zona sono diventati famosi con pezzi come La campana e Sone, diventati dei veri tormentoni. Dopo il loro

successo a Cuba, i Gente de Zona hanno raggiunto anche gli Stati Uniti e l’Europa con un tour nel dicembre 2006, riscuotendo un notevole successo di pubblico.

Assieme al “Nene” Frankie Morales giovedì 26 luglio torna il portoricano Yomo Toro, il re di danza, bomba, plena, e delle “décimes” che nell’esecuzione

della salsa ha introdotto per la prima volta il “cuatro”. Frankie Morales è stato il cantante di Tito Puente e coinvolgerà il pubblico cantando sopra le note del

miglior esecutore, virtuoso di questa piccola chitarra e di una coinvolgente formazione di musicisti. Yomo Toro Ha incominciato a suonare all’età di sei anni,

incoraggiato da suo padre, per poi prendere parte a vari gruppi giovanili locali. Nel 1956 si trasferisce a New York, dove suona con i migliori musicisti latini e

registra un incredibile numero di dischi. Il suonatore di “cuatro” ha portato per più di sette anni la sua energia anche in televisione con il suo The Yomo Toro

Show, dove ha incontrato le più interessanti personalità latine. Ha poi fatto parte della famosa Fania All-Stars, dal 1994 ha formato con altri musicisti di gran

calibro la Latin Legends Band. Quest’anno, nel tour mondiale sarà accompagnato da un ensamble eccezionale, formata da Eddie Montalvo, Ray Vega, Guido Gonzalez, Al

Acosta, Carmen Laboy, Joaquín Diaz, Gerardo Madera, Orlando Pena, Chino Ramos, Ray Colon. In questo viaggio europeo sarà affiancato anche dal famosissimo Efrain

“Frankie” Morales. “El Nene” (come è soprannominato nell’ambiente artistico) inizia il suo percorso canoro al conservatorio, ma è con artisti come Celia Cruz,

Ismael Rivera, Pellin Rodríguez, Ismael Miranda, Cheo Feliciano che Morales si forma professionalmente fino a diventare il cantante della mitica orchestra di Tito

Puente, con cui suona fino all’ultimo appuntamento del “Rey del Timbal. A toda velocidad è il suo ultimo album, tutto da ballare.

Un appuntamento

straordinario che attraverso il Festival LatinoAmericando fa onore a tutta l’Italia. Venerdì 27 luglio è la serata del Ministro, di Gilberto Gil. Popolarissimo

ministro della Cultura del Brasile, artista dalla carriera eccezionale, dallo stile in continua mutazione, Gil ha ottenuto undici dischi d’oro e cinque dischi di

platino. I suoi album hanno venduto più di cinque milioni di copie. Il musicista brasiliano ottiene il suo primo successo quando la famosa cantante Elis Regina

registra la sua canzone Louvaçao, che dà il titolo al suo primo album. Successivamente fa parte del Tropicalia un movimento culturale che porta un’ondata di

rinnovamento in tutte le discipline artistiche del Brasile, dal cinema alla musica, dalla poesia alla letteratura. Accanto a lui ci sono personalità del mondo

della musica e dell’arte come Caetano Veloso, Gal Costa, Tom Zé, Rogerio Dupratand Julio Medaglia, Luis Carlos Capinam e Torquato Neto. Costretto a lasciare il

Brasile a causa del regime militare, Gil si trasferisce a Londra con l’amico Caetano Veloso. Qui raggiunge la padronanza nella tecnica con le chitarre acustiche e

elettriche, facendo conoscere la sua musica a un pubblico internazionale. Rientrato in patria, nel 1976 insieme a Veloso, Gal Costa e Maria Bethânia, forma il

gruppo Doces Barbaros. Nel 1980 la cover di No woman, no cry resta prima nella classifica delle vendite per mesi, vendendo 700.000 copie. A Gente precisa ver o

Luar (1981) è uno dei suoi album più famosi in cui mescola elementi del pop internazionale e della musica brasiliana. Durante tutto l’arco della sua carriera

musicale Gil non ha mai smesso di vedere il suo paese con gli occhi critici dell’impegno civile, sia come compositore sia come cittadino, difendendo il patrimonio

culturale del Brasile e la sua l’anima africana. Nel 2001 è nominato ambasciatore della Fao e nel 2002 partecipa a numerosi tavole rotonde dedicate alla lotta

contro la fame, divenendo promotore attivo dell’iniziativa governativa Programa Fome Zero (Programma Zero Fame) nel suo paese natale. Quando, nel gennaio del

2003, Lula da Silva assume i poteri di presidente del Brasile, chiama Gil a servire il suo Paese come ministro della Cultura. Il 2005 è anno di premi: nel maggio

ottiene il Polar Music Prize in Stoccolma, in settembre il Légion d’honneur dal Governo Francese, in dicembre è tra i premiati, a Rio de Janeiro, nella X edizione

del “Premio Italia nel mondo 2005”. Del 2006 sono Gil Luminoso in cui la sola presenza della sua voce e della sua chitarra evidenziano maggiormente la bravura di

Gil.

Sabato 28 luglio il festival ospiterà un noto musicista portoricano: il grande esponente della salsa romantica, Jerry Rivera (classe 1973) ha venduto

più di cinque milioni di dischi e ha ottenuto ben tre nominations ai Grammy Awards. Il concerto di Jerry Rivera è una esperienza emozionante, un continuo di

sensazioni che nascono dalla capacità di questo artista di cambiare tema e ritmo in una omogeneità acustica caratteristica. Il suo primo album Empezando a vivir lo

ha inciso a quindici anni. Con il secondo, Abriendo puertas gli si aprono le porte del successo, conquistando un disco d’oro e due di platino. Il terzo disco

Cuenta conmigo ottiene più di dieci dischi di platino e vari premi, tra cui il ‘cristal awards’ della Sony e ‘lo nuestro awards’ di billboard. Dopo vari album

sempre di produzione salsera, con l’anno 2000 si ha sia un cambio di etichetta (dalla Sony alla BMG), sia una svolta musicale verso il pop con un nuovo album Para

siempre (2000). Questa svolta è molto evidente nei successivi album Jerry Rivera e Vuela muy alto, nei quali Jerry collabora con personaggi del calibro di Carlos

Santana, Ramon Sanchez, Estefano, Emanuele Ruffinengo. Con il suo ultimo lavoro del 2003 Canto a mi idolo Frankie Ruiz, Jerry Rivera torna alla salsa

reinterpretando alcuni grandi successi del suo maestro Frankie Ruiz che, con Eddie Santiago e Lalo Rodriguez, è uno dei suoi punti di riferimento. Rivera ha avuto

anche una piccola parte nel film I Like It Like That e in una soap opera intitolata Mi destino eres tu, andata in onda in Univision negli USA nel novembre 2005. In

quell’anno esce anche l’ultimo cd Ay! Mi Vida, caratterizzato da varie baladas di pop, salsa e reggaeton.

Un’orchestra che fa ballare Cuba, e tutto il

mondo, da più di trent’anni: domenica 30 luglio è un grande giorno, è il giorno dello spettacolo de Los Van Van. Un gruppo è che ormai una istituzione di portata

mondiale, considerata la migliore espressione di quello che è l’originale sound cubano, sia per le loro musiche che spaziano tra i generi più tradizionali come

son, danzon, songo, timba e merengue, sia per i testi a salvaguardia dei valori della “vera” Rivoluzione Cubana. Los Van van sono stati fondati nel 1969 da Juan

Formell, bassista che negli anni Sessanta era già molto famoso, un riferimento nel panorama cubano. Los Van Van hanno avuto l’idea vincente di modernizzare una

tipica band di “charanga” tradizionale aggiungendo il basso e la chitarra elettrica, la batteria, i tromboni e poi i violini elettrici. Su queste basi si venne a

formare uno stile tutto nuovo, il songo, la fusione della musica cubana con il jazz, la musica brasiliana, il merengue. Con il nuovo millennio, oltre a incorporare

due nuovi cantanti e una voce femminile. Los Van Vann hanno vinto un premio Grammy per il disco Llegó Van Van, come miglior album di salsa registrato da un singolo

artista, da un duo o un gruppo vocale e strumentale. L’ultimo lavoro è del 2005 Chapeando, trentacinquesimo anniversario del gruppo di Formell con cui si vuole

una nuova direzione musicale del gruppo, inserendo ritmi e sonorità più moderni.

Orario inizio concerti: ore 21,30 circa.
Ingresso 10 Euro tutti i

giorni, tranne il lunedì 6 Euro, il venerdì e il sabato 15 Euro. Il martedì le donne entrano gratis fino alle 22.

Il Festival LatinoAmericando, nato nel

1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di

portare in Italia la cultura, la tradizione e il calore di un grande continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la

gastronomia, l’artigianato e il turismo. Un evento unico in Europa, con un forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con

quella informativa sui paesi latinoamericani che da sempre affascinano l’immaginario collettivo.