15 Novembre 2008
Inaugurato oggi SolarLab: Il laboratorio per il fotovoltaico di terza generazione

E’ stato inaugurato oggi a

Urbisaglia, in provincia di Macerata, SolarLab, il laboratorio di ricerca per l’innovazione nel fotovoltaico. L’iniziativa promossa da Renergies Italia e

Dipartimento di fisica dell’Università di Camerino, nasce come interscambio e spostamento di ricercatori e attrezzature dalle sedi istituzionali dell’università

all’interno dell’azienda.

Il taglio del nastro è avvenuto oggi all’interno degli stabilimenti di Renergies Italia. Al convegno di presentazione di

SolarLab erano presenti ricercatori e istituzioni. Tra i relatori: Roberto Murri, docente di fisica generale presso l’Università di Camerino e direttore SolarLab,

Alberto Volontè amministratore delegato di Renergies Italia, Fabrizio Longa, amministratore delegato del Gruppo Afin, società che controlla Renergies, Paola

Cardinali assessore all’agricoltura della provincia di Macerata, Claudia Bettiol, consigliere delegato Enea e docente all’ Università di Roma.

Nel

convegno si è parlato di ricerca scientifica avanzata, innovazione tecnologica, qualità e cultura della responsabilità per la competitività del Paese. Attraverso

SolarLab, Renergies Italia e Università di Camerino intendono dare impulso alla filiera delle energie rinnovabili dando spazio ai giovani talenti provenienti dal

mondo accademico.

La ricerca nel fotovoltaico mira a ridurre i costi di produzione, individuare nuovi materiali a basso impatto ambientale per migliorare la

performance e sviluppare le tecnologie che permettano di utilizzare i nuovi materiali studiati.

Con questa iniziativa il mondo accademico entra in

azienda per contribuire alle attività di ricerca. SolarLab intende individuare materiali e tecnologie che possano candidarsi a costituire il fotovoltaico di terza

generazione. La ricerca sul film sottile ne rappresenta il fulcro. Con questo termine si intendono dispositivi ad alta efficienza di conversione, il doppio di

quelli oggi disponibili con costi di produzione ridotti del 40-50%. Efficienza e riduzione dei costi sono i due fattori determinanti per la diffusione

dell’energia fotovoltaica. La vicinanza dell’azienda al mondo della ricerca significa avere la possibilità di verificare passo dopo passo la fattibilità

produttiva dei progetti presentati dai giovani ricercatori.

Fabrizio Longa, amministratore delegato del Gruppo Afin, spiega :” Lo scenario economico

in cui ci muoviamo è dominato dall’incertezza. L’impresa che saprà analizzare lo scenario e capirne i punti di forza potrà crescere e darsi un nuovo slancio. E’

proprio questo il momento di dare contenuto alla ricerca e dare spazio ai giovani”.

Alberto Volontè, amministratore delegato di Renergies Italia

afferma: “Ricerca, formazione e innovazione in un’ottica di mercato sono i principi su cui si basa l’attività di Renergies Italia, ma anche i valori attraverso i

quali l’azienda guarda al futuro. Vogliamo lavorare per diffondere una nuova cultura della responsabilità”.

Il direttore di SolarLab, Roberto Murri,

ha detto: “Il laboratorio propone un trasferimento tecnologico e scientifico secondo un flusso fondamentale per l’innovazione: dall’università all’impresa. Si

pongono così le basi per produzioni innovative e la possibilità di nuova occupazione”.
Murri ha poi presentato un documento di New scientist magazine nel quale

vengono visualizzate tutte le potenziali produzioni di energia attraverso tecnologie mature che hanno costo relativamente basso e da considerarsi industrialmente

accessibili entro i prossimi 3o 4. Soluzioni che realmente soddisfare il fabbisogno energetico.
Murri inoltre ha presentato i risultati di uno studio

commissionato al CERES in California (Center for energy, resources and economic sustainability.) Lo studio ha dimostrato che le attuali leggi ambientali adottate

dalla California negli ultimi 25 anni hanno creato 1.500.000 posti di lavoro con un volume di business di 45 miliardi di dollari. Inoltre, dal 1976 al 2006 si è

ottenuta un’ottimizzazione dell’efficienza energetica che ha portato ad un risparmio di 56 miliardi di dollari.

L’assessore all’agricoltura Paola

Cardinali della Provincia di Macerata ha detto: “Le istituzioni devono fare dell’assunzione di responsabilità una pratica, ed esercitare un ruolo di

facilitatore per collegare università ed impresa. Se guardiamo all’estero vediamo la Germania come esempio di circuito virtuoso. Anche in Italia vi sono dei

distretti virtuosi, come quello di Bolzano con il suo programma casaklima. La provincia di Macerata ha sembre avuto attenzione al territorio e oggi sta cercando di

massimizzare quest’attenzione, tanto che sta per essere pubblicato una regolamentazione per incentivare l’installazione di impianti solari ad uso privato”.

Claudia Bettiol, consigliere delegato Enea e docente all’ Università di Roma ha detto: “La collaborazione tra ricerca e industria dà vita a una

relazione complessa. Ha origine da un sistema articolato che oggi è caratterizzato da una situazione di crisi. Il contratto di ricerca tra università e impresa non

può oggi limitarsi a puntare al ritorno in termini di ottimizzazione del processo produttivo, e quindi di fatturato. Tra università e impresa deve crearsi un

rapporto di lobby culturale che deve contribuire a dare nuovi valori, individuare nuovi mercati per nuovi prodotti, cambiare la percezione degli individui. Quindi

nuove opportunità di business e un nuovo sogno per la società contemporanea. In questo contesto alle energie rinnovabili può spettare un ruolo strategico. Sono

energie intelligenti è fondamentali per il futuro, se il comparto, superando preconcetti ideologici, vorrà assumere un tono unitario”.